I giacimenti d’oro nascono dai terremoti

19 marzo 2013 | 17:22
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I giacimenti d’oro nascono dai terremoti

I terremoti favoriscono la formazione di depositi d’oro. Lo dimostrano simulazioni al [i]computer[/i], indicando che durante un terremoto l’oro presente nelle rocce viene prima dissolto nei fluidi liberati dalla scossa e precipita immediatamente dopo creando depositi che vengono progressivamente arricchiti dai terremoti successivi. Lo studio é stato realizzato da un gruppo di ricercatori dell’università australiana del Queensland e pubblicato sulla rivista [i]Nature Geoscience[/i].

L’oro rappresenta da millenni uno degli elementi più preziosi e ricercati e circa un terzo dell’oro estratto proviene dalle cosiddette vene, formazioni sotterranee in cui è legato con il quarzo a formare filoni. I meccanismi che portano però alla formazione di queste alte concentrazioni di oro, normalmente presente nella crosta terrestre ma con densità molto basse (2 parti per miliardo), sono rimasti a lungo sconosciuti. Utilizzando dei programmi di simulazione, i ricercatori australiani hanno ora proposto la possibilità che questo tipo di depositi d’oro si creino a causa di terremoti.

I risultati mostrano infatti che grazie alle enormi pressioni esercitate dai bruschi movimenti della crosta terrestre il poco oro presente nelle rocce viene ‘liberato’ e trasportato dai liquidi che si disciolgono dalle rocce durante le scosse. L’oro disciolto inizia poi a raccogliersi sul fondo delle sacche di liquido creando così dei depositi. Il ripetersi di nuove scosse può reiterare questo meccanismo a creare dei veri e propri filoni d’oro.