Pezzopane: «Grande emozione a Palazzo Madama»

19 marzo 2013 | 18:12
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Pezzopane: «Grande emozione a Palazzo Madama»

di Nando Giammarini

Stefania Pezzopane – autrice di un bellissimo libro: “La Politica con il Cuore” è una donna molto popolare all’Aquila per il suo impegno al servizio delle istituzioni e nella gestione della cosa pubblica. Presidente della Provincia più amata d’Italia secondo una statistica del Sole 24 ore del 2010, che io amichevolmente amo definire “piccola grande donna”, è senatrice della Repubblica italiana per la Regione Abruzzo nella XVII legislatura.

Eletta con ben 3159 preferenze, in uno scenario non positivo per la Regione, è portatrice di quei valori sani come l’onestà, il senso della famiglia, la solidarietà, il rispetto e l’umiltà che la gente abruzzese, forte e gentile per tradizione, si tramanda di generazione in generazione.

Lei, come me, è da sempre schierata da una sola parte quella dei meno abbienti che vivono un’ingiusta condizione di disagio ed arrivano a sfiorare soglie di povertà. Nel formularle i complimenti per la splendida affermazione ed i migliori auguri di buon lavoro le propongo questa intervista cui accetta di rispondere con la gentilezza ed il garbo che le sono congeniali.

1 – Senatrice Pezzopane quali sono le prime impressioni che ha avuto varcando la soglia di Palazzo Madama come senatrice della Repubblica rappresentante del suo popolo terremotato?

Ero molto emozionata. La sensazione è stata quella del primo giorno di scuola, delle grandi occasioni, degli appuntamenti importanti. Ho provato a contenere l’emozione, ma più mi avvicinavo a Palazzo Madama, più sentivo crescere l’ansia. Appena arrivata sono rimasta stupita dal fatto che tutti sembravano conoscermi, persino i poliziotti, che mi hanno addirittura chiamata per nome. Era come se si fossero preparati il giorno prima su un manuale. All’entrata del Senato mi è stata riservata un’accoglienza esagerata. Entrata in aula ho salutato Enza Blundo e Paola Pelino. Ho incontrato anche Razzi e Scilipoti e salutato altri colleghi e amici.

2 – Le ha creato problemi votare scheda bianca la prima volta per lo scranno più alto del Senato?

Ho votato scheda bianca con un certo rammarico. Avrei preferito che la scelta del Pd si fosse concretizzata sin dal primo giorno. Ma è stata una mossa utile per fare un passo avanti il giorno dopo e proporre due candidature d’eccellenza.

3 – E’ soddisfatta di come sono andate le cose circa le elezioni dei presidenti dei due rami del Parlamento? Cosa ci dice di Pietro Grasso, già procuratore nazionale antimafia, e della benefattrice dell’umanità Laura Boldrini?

Sono due figure dirompenti, di alto profilo. Onore al merito a Bersani, che ha saputo interpretare le esigenze di rinnovamento, proponendo nel contempo due figure con ampie competenze. Pietro Grasso, ex procuratore antimafia è una figura indipendente, baluardo della legalità. Non votarlo sarebbe stato impossibile e la scelta di alcuni esponenti del M5S è andata in questa direzione. Sono rimasta colpita anche dal discorso di Laura Boldrini, una donna che lavorato sempre a fianco degli ultimi, con passione. Nelle sue prime parole da presidente della Camera è emerso tutto il suo bagaglio culturale e la sua forte umanità.

4 – L’on. Berlusconi nel suo commento a caldo sull’elezione dei due nuovi Presidenti ha perso l’ennesima buona occasione per tacere si è così espresso “Un’occupazione militare delle istituzioni da parte di Pd e Sel”. Cosa ne pensa in proposito Senatrice?

Non si possono usare due pesi e due misure. A presiedere Camera e Senato nella precedente Legislatura, con Berlusconi presidente del Consiglio, ci sono stati due esponenti di centro destra, Fini e Schifani. Non vedo perché se il centro sinistra propone ed elegge due persone candidate nella nostra fila, si debba parlare addirittura di “golpe”.

5 – Sembrano lontani anni luce i tempi in cui entrambi gli esponenti più alti dei due rami del Parlamento erano del centro destra, esattamente Fini e Schifani, ed era solo ieri. Secondo lei di cosa si tratta: aria nuova vita nuova o il segno del mutamento dei tempi?

È il segno eloquente che il centrosinistra sta cominciando a recepire le istanze di cambiamento. D’altronde il messaggio dell’elettorato è stato chiarissimo e ne dobbiamo tener conto. I due presidenti di Camera e Senato sono due figure di garanzia e di rinnovamento.

6 – Ci può anticipare quali sono i primi provvedimenti legislativi che pensa di presentare per lo sviluppo, la ricostruzione e la difesa della nostra martoriata terra e del cratere sismico?

Come primo atto ho già firmato con altri senatori Pd una mozione per impegnare il governo a far slittare la Tares. Ho intenzione di portare in Parlamento tutte le iniziative che hanno caratterizzato fin qui il mio lavoro: lavoro, ricostruzione, sociale, diritti. A breve presenterò un Odg su tre emergenze: ricostruzione, restituzione tasse per le attività produttive e bollette scontate (gas, elettricità) senza copertura finanziaria. Ho già pensato di presentare alcune interpellanze sui fondi per il sociale, quelli per i centri antiviolenza, i proventi del gioco del Lotto…

7 – Come crede cambierà la sua vita alla luce del nuovo incarico di prestigio e responsabilità che, con fiducia, le ha affidato il popolo aquilano?

La mia vita non cambierà molto. Sarà più carica di impegni e di responsabilità. Mi dovrò recare spesso a Roma, per i lavori parlamentari, ma viaggerò perché a L’Aquila ho la mia vita e i miei affetti.

Grazie, buon lavoro, Senatrice Pezzopane.