
di Alessia Lombardo
È assegnatario di due alloggi del Progetto C.a.s.e.
Nella confusa L’Aquila post-sisma emerge un altro giallo che pone ancora interrogativi sulla gestione delle alloggi temporanei.
Il fatto affiora per caso, a seguito di alcuni danni segnalati per la copiosa pioggia caduta nei giorni scorsi in un alloggio del Progetto C.a.s.e. di Cese di Preturo.
Tornato il sereno, il nubifragio a cielo aperto si è abbattuto nella bacheca Facebook del primo cittadino, Massimo Cialente, facendo emergere una svista non di poco conto.
Il vecchio assegnatario dell’appartamento di Cese, uscito a dicembre, oggi beneficia di un altro alloggio più grande, ma non ha mai riconsegnato le chiavi della prima abitazione.
In realtà attendeva una telefonata dal Comune, mai arrivata.
Nessun seguito al «Non si preoccupi per la riconsegna la richiameremo noi».
La notizia ha fatto infuocare i cittadini, non soltanto sul web, rivendicando i danni della mancanza.
A quasi quattro anni dal terremoto del 6 aprile 2009 c’è ancora chi attende una sistemazione.
«Dopo la segnalazione – ha spiegato una signora – la dirigente del Comune ha chiesto a un cittadino di recuperare le chiavi di quell’alloggio. L’assegnatario ufficialmente ha lasciato l’appartamento a dicembre per usufruire di un altro alloggio. Il Comune non ha richiesto né la chiave né ha stabilito le modalità e i tempi di riconsegna dell’appartamento».
«A tutti gli effetti questa persona è assegnatario di due alloggi – ha continuato – e la cosa procura un grave danno per l’erario se si pensa che c’è gente ancora in Cas. Inoltre c’è chi pur avendo comunicato per tempo variazioni dei nuclei familiari viene tacciato di abusivismo. Si utilizzano due pesi e due misure».
Un episodio non isolato stando ad alcuni commenti del post «Solo tre mesi? – ha scritto una ragazza – mia madre per riconsegnare le chiavi ha impiegato 6 mesi e 50 mila telefonate agli uffici comunali!».
C’è chi riguardo ad appartamenti vuoti che si potrebbero assegnare ad altri ne segnala uno a Paganica 2, con ancora gli effetti personali di una persona che non c’è più.
Sviste e lungaggini che nell’Aquila post-sisma sono difficili da digerire.