
«L’ufficio competente alla ricezione e all’istruttoria delle istanze di rimborso traslochi nel tempo ha subito una drastica riduzione del personale assegnato, per le note vicende legate alla precarietà dello stesso. Dal mese di dicembre è costituito da un solo addetto incaricato, fra l’altro, delle attività di [i]front office[/i], ricezione delle istanze, istruttoria delle stesse e caricamento nella Bde, la banca dati dell’emergenza consultabile on line dai diretti interessati accedendovi dal sito istituzionale dell’Ente». A sottolinearlo, attraverso una nota, è l’Ufficio rimborsi traslochi del Comune dell’Aquila, in seguito ad alcune notizie apparse sulla stampa locale.
Il responsabile del procedimento, Valentina Perilli e il dirigente del settore emergenza sisma – Ricostruzione privata ed edilizia, Vittorio Fabrizi, precisano inoltre che «le lamentele da parte dell’utenza circa l’impossibilità di contattare telefonicamente l’ufficio appaiono infondate, poiché tale attività viene regolarmente svolta ovviamente compatibilmente con l’evasione delle pratiche e la ricezione del pubblico il cui flusso è pressoché continuo e raggiunge numerosissime presenze negli orari di “ufficiale” apertura al pubblico».
«Il mancato trasferimento dei fondi, prima dal commissario delegato per la ricostruzione e poi dal successore titolare della gestione stralcio Mancurti – aggiungono Fabrizi e Perilli – non può essere minimamente imputato ad inerzia o inattività degli uffici i quali, nonostante le difficoltà oggettive sopra specificate, hanno regolarmente presentato richieste di fondi tramite certificazioni e rendicontazioni».
«L’ultimo trasferimento dei fondi da parte del commissario Chiodi – precisano – risale al mese di agosto 2012 e fu pari ad 1.190.114,5 euro, a rimborso delle istanze, positivamente istruite, presentate al Comune entro il 31 gennaio 2012. Le successive rendicontazioni, ossia richiesta fondi per pratiche ammesse a rimborso, ufficialmente trasmesse al Commissario nel mese di agosto (protocollo 56295 e 56289 del 29/8/2012 per complessivi euro 1.483.560,73) sono rimaste inevase dalle strutture commissariali».
«Come noto – sottolineano Fabrizi e Perilli – con Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) in data 10 ottobre 2012 è subentrato al commissario Chiodi il capo dipartimento delle economie territoriali Mancurti come titolare della “gestione stralcio” al quale l’ufficio segnalò, con propria nota protocollo 77835 del 16/11/2012, il mancato trasferimento dei fondi necessari. Un nuovo sollecito per il trasferimento dei fondi citati fu ufficializzato con nota protocollo 83723 del 12/12/12. Con note protocollo numero 7018 e 7017 del 30/1/2013, in sede di ulteriori rendicontazioni per complessivi 794.454,03 euro, fu nuovamente sollecitato il trasferimento delle somme non ancora trasferite. A cessazione dell’incarico di Mancurti, avvenuta il 28 febbraio 2013, gli uffici ad oggi sono inspiegabilmente ancora in attesa dei trasferimenti dei fondi necessari che ormai ammontano ad 2.253.785,76 euro relativi a 1.623 istanze. Le conseguenti gravissime difficoltà, giustamente lamentate, da parte dei richiedenti sono state puntualmente evidenziate nelle note di sollecito citate indirizzate al Ministero di Barca».
«Appare inoltre doveroso precisare – concludono Fabrizi e Perilli – che alla carenza dei fondi si deve aggiungere la notevole mole di lavoro arretrato di diversi mesi a cui si dovrà far fronte con le scarse risorse umane che, a seguito del concorsone, saranno assegnate all’ufficio. Nell’auspicio che l’istituendo ufficio speciale per la ricostruzione per il Comune dell’Aquila, con a capo il coordinatore Paolo Aielli, possa tempestivamente provvedere al trasferimento dei fondi necessari si chiede alla cittadinanza di pazientare ancora, ben consapevoli del disagio arrecato che di certo, però non è imputabile all’ufficio comunale e al personale addetto che mostra quotidianamente senso di responsabilità, di sacrificio e di abnegazione nonostante le tante difficoltà».