Centro antiviolenza, Chiodi risponde alla Pezzopane

«La cessazione dell’emergenza, purtroppo, ha determinato l’interruzione dei procedimenti relativi ai fondi destinati a favorire la ripresa delle attività di sostegno delle donne e delle madri in situazioni di difficoltà e a quelle riguardanti il contrasto di situazioni di marginalità dovute anche alla violenza di genere e sui bambini». Sono le dichiarazione del presidente della Regione – Gianni Chiodi – in relazione alla questione sollevata dalla senatrice Stefania Pezzopane, e nel merito del suo proposto atto di sindacato ispettivo al Governo nazionale, riguardante proprio lo stato dell’arte circa i fondi destinati ai centri antiviolenza e a alle donne in difficoltà.
«In particolare – ha aggiunto il presidente – la Corte dei Conti, a fine agosto 2012, ha osservato il Decreto Commissariale che stabiliva procedure di dettaglio per il sostegno delle donne e delle madri in situazioni di difficoltà, avverso le quali non è stato possibile produrre elementi di specificazione alla Corte proprio per il venir meno dell’emergenza. A causa di ciò la gestione stralcio, a tutt’oggi, ha ancora a disposizione i relativi fondi pari a 1,5 milioni di euro».
«Per i fondi dedicati ai centri anti violenza – continua il presidente – sempre pari ad 1,5 milioni di euro, quale Commissario Delegato uscente ho proposto al Governo di gestire direttamente le risorse già nell’autunno del 2012; il Governo, senza confronto, e in contrasto con detta proposta, ha trasferito nel mese di febbraio ultimo scorso la somma destinata alle finalità originarie. Preso atto di ciò ho chiesto formalmente al direttore Mancurti, titolare della gestione stralcio, di disporre che tali fondi siano gestiti direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ciò soprattutto in considerazione del fatto che le strutture commissariali non esistono più oramai da otto mesi e le attività di programmazione e approvazione dei progetti non potrebbero essere esperite non essendoci il relativo personale».