Imprenditori aquilani chiedono di partecipare alla ricostruzione

Alcuni rappresentanti di imprese di costruzione aquilane protestano per la loro esclusione dalle scelte degli ultimi tempi. Hanno quindi deciso di riunirsi per chiedere di poter partecipare alla ricostruzione materiale della città.
«Chiediamo di avere una voce in capitolo in questo momento particolare della storia dell’Aquila. Operiamo nel territorio da decenni ed è un’ingiustizia dover essere esclusi dalla ricostruzione della nostra città» commenta Marzia Pitolli, portavoce degli imprenditori aquilani che oggi partecipano a questa riunione.
«Siamo consapevoli delle nostre capacità nel campo delle costruzioni; abbiamo operato in Italia e all’estero. È stato promesso più volte di far ripartire l’economia in città dopo il 2009: questo sarebbe un ottimo modo. Per esempio, una ditta aquilana assumerebbe operai del posto, che a loro volta avrebbero la possibilità di utilizzare il loro stipendio per fare spese nei negozi e nei supermercati aquilani e così via; anche così si può aiutare l’economia del nostro comprensorio».
La protesta si fa sentire il primo giorno di primavera, proprio il giorno in cui il ministro Fabrizio Barca si trova all’Aquila per parlare di ricostruzione. «Questa mattina – continua la portavoce – il ministro Barca ha detto che i soldi per le nostre case ci sono ma che non siamo capaci di spenderli. A questo punto dovremmo pensare che la colpa dei ritardi della ricostruzione sia delle amministrazioni locali».
L’utilità dell’incontro di oggi è aggregare piccole e medie imprese aquilane che puntano a farsi sentire in comune e che insieme vogliono proporsi e dare delle garanzie per l’assegnazione dei lavori. «Ci rivolgiamo ai sindaci dei comuni del cratere – concludono gli imprenditori – per poter partecipare alla ricostruzione di ‘casa nostra’. La protesta continuerà fin quando non riusciremo ad avere la considerazione che crediamo di meritare». (g.b.)