
di Antonella Calcagni
Pugno duro del sindaco Massimo Cialente contro i furbetti dell’Imu che stanno attuando la politica delle riparazioni-lumaca. «Abbiamo l’impressione che pur di non pagare l’Imu i proprietari rimandino all’infinito la comunicazione di fine lavori – spiega Cialente – Così come ci sono alcuni proprietari che non avviano rapidamente i lavori per non tornare a pagare l’imposta sugli immobili».
Di qui la mazzata: «Chi non presenterà i progetti secondo il cronoprogramma – annuncia il sindaco – pagherà l’Imu anche se la casa è ancora inagibile. Stessa sorte (ossia sempre il pagamento dell’Imu) toccherà a quei cittadini che non concluderanno i lavori di riparazione entro i tempi. A pagare saranno anche le ditte con una penale».
Novità anche sul fronte dei pagamenti con previsione di un maggior controllo e di una certificazione di “buon pagatore”, al fine di dare un freno al dilagare dei contenziosi fra le ditte. «Il sospetto è che molte ditte in sofferenza siano giunte all’Aquila per prendere lavori e una volta ottenuto i contributi e con queste risorse hanno pagato i debiti pregressi con le banche lasciando in sofferenza i fornitori e le ditte in subappalto – spiega il sindaco che anche in questo caso sembra avere la ricetta contro questa epidemia – Il pagamento del secondo Sal (Stato di avanzamento lavori) avverrà solo se il direttore dei lavori o il presidente del consorzio certificheranno che sono state pagate tutte le fatture senza ritardi».
Insomma, vista l’accelerazione determinata dal cronoprogramma prima di partire con i lavori, le imprese e gli stessi committenti dovranno essere certi di poter rispettare i termini di scadenza dei cantieri.