
di Claudia Giannone
Giunta la Domenica delle Palme, la Madonna Fore si ripopola. È così che gli aquilani amano trascorrere questa giornata: una bella passeggiata per lasciare la vita di tutti i giorni e per rilassarsi tra i rumori della montagna.
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E così la città si svuota di tutte quelle persone che sentono il richiamo della natura: intere famiglie si spostano per potersi godere una giornata in tranquillità.
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Bambini che giocano a pallone, giovani che colgono l’occasione per incontrarsi con i propri amici, adulti che hanno bisogno di staccare un po’ la spina, ma persino signori che da anni frequentano questi luoghi, ed hanno la consapevolezza di non volerli più abbandonare.
«Da vent’anni veniamo qui. Sono sfinita, ma anche oggi ce l’ho fatta!» È la signora Anna ad affermarlo, soddisfatta di aver trascorso anche questa domenica nel migliore dei modi. Sono sicuramente loro, gli anziani che non mollano, il simbolo della città che vive, che non si abbatte dinanzi a nulla.
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È una ricongiunzione con la propria terra, è un sentirsi un tutt’uno con la madre che ha generato il popolo aquilano.
Ogni aquilano, tra gli alberi della montagna di San Giuliano, sente che ciò che sembra perso per sempre sia ancora qui, intatto: la nostra città.
Quella città che ci ha dato tanto, senza chiedere nulla in cambio; che ci ha dato un amore incondizionato e che è sempre andata avanti nonostante le difficoltà. Ora si trova ferita, con l’appoggio dei pochi che le sono rimasti fedeli.
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Ma la storia cambia quando si mette piede sul suolo della Madonna Fore. Di nuovo l’aria aquilana riempie i polmoni di generazioni che non dimenticano, che non possono farlo.
Un bellissimo modo per passare una giornata in compagnia.
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Complice anche il tempo, nella prima domenica di primavera anche i più pigri hanno abbandonato i divani. Sarà il segno che la primavera stia entrando non solo come stagione, ma anche nel cuore degli aquilani?