L’Aquila Calcio: male contro il Melfi

24 marzo 2013 | 18:21
L’Aquila Calcio: male contro il Melfi

di Claudia Giannone

Così non va.
L’Aquila Calcio rimedia l’ennesima disfatta e l’umore della città si spegne sempre di più.
Inutile continuare a dire che la squadra si trova in piena zona play off e che finora le cose sono andate bene: al termine dell’anno, si riconteranno le pecore. E si pensa già che, anche quest’anno, ci sarà ben poco da contare a maggio.

È sempre la solita storia: una compagine che ha voglia di fare, che parte in quarta con l’idea della promozione, ma si ritrova con in mano un pugno di sabbia. I primi mesi scorrono veloci, ogni partita è una soddisfazione, e subito dopo arriva lo shock: le ultime della classifica si pavoneggiano di aver giocato a mille contro una squadra da Prima Divisione, ed ogni minuto di gioco pesa come un macigno.

Ma sarà davvero merito degli avversari, o forse adesso la società accetterà il fatto che si tratta di demerito dei rossoblù?

Finisce qui anche la scusa della maledizione del “Fattori”: mentre a lungo L’Aquila rimediava molto fuori casa e niente, o quasi, tra le mura del proprio stadio, adesso le disfatte non tardano ad arrivare persino in trasferta. E contro squadre che lottano per la salvezza.

E passando al capitolo dello scontro odierno, il derby tra i fratelli Improta, si può benissimo dare uno zero al fattore psicologico. Non solo una sconfitta che lascia riflettere, ma tanti avvenimenti che fanno pensare che, ormai, la squadra sia andata. Ammonizioni, espulsioni, rissa finale: l’umore in campo non era dei migliori. Come tra l’altro quello al di fuori.

Cronaca scarna, senza nessun particolare momento da segnalare, eccetto i goal che hanno scandito i 90 minuti di inferno.

Dopo alcuni tentativi già effettuati da parte dei padroni di casa, arriva l’occasione perfetta per il vantaggio; giustamente il periodo già difficile de L’Aquila deve essere alimentato con un rigore concesso al Melfi. E così, con l’espulsione del rossoblù Rapisarda, Croce al 30’ minuto segna dal dischetto.

Per pareggiare i conti, arriva la rete di D’Amico, che al 28’ della ripresa imbuca nella porta difesa da Scuffia, dando una speranza in più al proprio team. Ma la speranza aiuta gli audaci, e sicuramente di audace non c’è stato molto nel gruppo di Maurizio Ianni. Anche perché, dopo essere rimasti in dieci, i ragazzi si sono potuti anche permettere un’altra espulsione: Mucciante, infatti, dopo essere tornato dal periodo di squalifica, si è lasciato rifilare due cartellini gialli, ed è stato costretto a lasciare il campo.

E visto che il destino ci mette sempre lo zampino, l’arbitro assegna il recupero alla fine della seconda frazione di gioco: minuti deleteri per L’Aquila, che cerca sempre di difendere, ma al termine cede, lasciando segnare a Giancarlo Improta il goal del 2-1.

Giusto per non far mancare nulla alla descrizione, ci vuole una bella rissa subito dopo il fischio finale.

E mentre tra i supporters c’è chi si asciuga le lacrime con la propria sciarpa e chi non resiste più, è arrivato il momento dello stop per le vacanze di Pasqua. Momento ideale per farsi delle domande e smetterla di illudere chi crede in qualcosa. E se davvero non si tratta di arresa, che la società e la squadra si adoperino per rispettare i colori della città.

MELFI CALCIO: Scuffia, Spirito, D’Angelo, Porcaro, Benci, Gennari, Gatto, Muratore, Improta, Suarino, Croce. Al. Bitetto.

L’AQUILA CALCIO: Testa, Rapisarda, Ligorio, Agnello, Pomante, Mucciante, Improta, Iannini, Infantino, Carcione (35’st Ingrosso), Ciotola(1’st D’Amico). All. Ianni.

ARBITRO: Antonio Rapuano (Rimini).

ASSISTENTI Alessio Giacomozzi (Fermo), Tiziano Barcaglioni (Jesi).

AMMONITI: Agnello, Mucciante.

ESPULSI: Rapisarda, Mucciante.