Marchio d’area: progetto di sviluppo nell’aquilano

26 marzo 2013 | 13:18
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Marchio d’area: progetto di sviluppo nell’aquilano

La realizzazione di un marchio d’Area, che raggruppi i prodotti dei ‘Comuni dell’area omogenea 2’ é il primo passo del progetto di sviluppo socio-economico dei comuni dell’area interessata. Il progetto, steso nella prima bozza da Giovanni Pacioni, prorettore delegato per l’Ambiente e l’agroalimentare dell’università dell’Aquila, è stato presentato dal sindaco di Tornimparte, Umberto Giammaria, ai sindaci dell’area nella sala polifunzionale di Villa Grande.

Il progetto mira a valorizzare le antiche

colture montane e a ridare vita ai mestieri artigiani. Sono

previsti una serie di interventi dal recupero e messa sul

mercato delle piante officinali, alle colture orticole come

quella della patata turchesa, fino all’allevamento di razze

ovine rare e la commercializzazione dei prodotti artigiani come il merletto.

La creazione di economia d’impresa, riscoprendo gli antichi

saperi, è l’obiettivo del ‘gruppo di lavoro dell’Area Omogenea 2’

che comprende i comuni di Lucoli, Tornimparte, Scoppito,

Pizzoli, Barete, Cagnano, Montereale, Capitignano, e Campotosto.

Fallito il modello impiegatizio e in forte crisi quello

industriale, la terra montana e le sue ricchezze sono la

soluzione per far ripartire, attraverso la formazione,

l’economia turistico alimentare, ma anche far rinascere

l’orgoglio e le buone pratiche naturali delle popolazioni

autoctone.

Il progetto di Pacioni prevede alcuni obiettivi

prioritari stabiliti: il Marchio d’Area, la scuola di formazione

dei mestieri e il turismo ecocompatibile.

Hanno partecipato all’incontro, tra gli altri, l’architetto

Moreno Orazi, di Abaco-cooperativa di ricerca e progetti – di

Spoleto e Massimiliano Volpone, direttore di Coldiretti L’Aquila

e Teramo.

Il sindaco di Scoppito, Marco Giusti, ha illustrato

l’esperienza di promozione del suo territorio. Lo scambio di

esperienze e il confronto tra idee è lo spirito del gruppo di

lavoro aperto che continuerà il suo itinerario nei ‘comuni

dell’Area Omogenea 2’ per sensibilizzare la popolazione.