Applausi e commozione per i ‘Giglini’

28 marzo 2013 | 09:48
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Applausi e commozione per i ‘Giglini’

di Nando Giammarini

Anche il sole, dopo l’ugiosità delle ore precedenti, appare come d’incanto, sebbene con qualche flebile raggio, a salutare i “i Giglini” giunti a Roma per la presentazione del loro libro.

Puntuali come un orologio svizzero si sono ritrovati sotto la statua di Marc’Aurelio, lo scorso 26 marzo alle 16.30, per incamminarsi insieme – e questo già dà la sensazione dell’unione e della coesione della gente abruzzese, forte e gentile per tradizione; una tradizione in cui è forte il senso di Comunità – nella prestigiosa sala del Carroccio ove ha avuto luogo la presentazione.

{{*ExtraImg_111270_ArtImgRight_300x276_}}Perfetta l’organizzazione. Tanto toccante quanto emozionante la cerimonia vera e propria in cui si respirava un’aria di vicinanza e solidarietà che faceva sentire davvero tutti fratelli; era la reale dimensione della gente abruzzese alle prese con i drammatici problemi post sisma.

La presentazione è iniziata con un minuto di silenzio in ricordo delle 309 vittime innocenti del terremoto del 6 aprile 2009, poi un breve discorso di benvenuto e ringraziamento di Nando Giammarini e il saluto di Dario Nanni, consigliere Comunale e membro della Commissione Cultura di Roma Capitale. Quest’ultimo, nel suo discorso, ha ricordato le sue origini abruzzesi, si è immedesimato nella difficile realtà aquilana rammentando le volte che è stato in visita nella zona rossa e revocando quanto gli raccontava sua nonna a proposito del terremoto della Marsica del 1915 in cui ci furono oltre 30mila morti. Di quella catastrofe parla anche Silone nel suo libro “Uscita di Sicurezza”.

{{*ExtraImg_111271_ArtImgLeft_300x200_}}La proiezione di un video del centro storico, in cui regna un assordante silenzio del dolore, realizzato da Franca Visentin e magistralmente commentato dalla professoressa Patrizia Tocci ha poi coinvolto, e non poco, i presenti.

Successivamente, è intervenuto il critico letterario – la professoressa Livia De Pietro, cui sono legato da una lunga tradizione di amicizia e di comuni interessi culturali – che ha parlato del libro come di un capolavoro dal forte impatto emotivo dove i protagonisti si rapportano costantemente con problemi più grandi di loro ma hanno una gran voglia di vivere. Ha inoltre sottolineato che aprendo il libro e leggendo le prime frasi non ha avuto dubbio che si trattasse di un libro della memoria poichè quel genere di letteratura della memoria, nel nostro Paese, è da sempre legata alla guerra e al terremoto. Livia ha posto come scrittori di riferimento Ignazio Silone e Primo Levi; intervallati alla sua splendida relazione alcuni brani letti dall’avvocato Cesarini, presidente della compagnia teatrale Ottavo Atto.

Il momento più emozionante di questa bella manifestazione culturale è stato l’intervento dei “Giglini”, coautori del libro che riportiamo in ordine alfabetico per non far torto a nessuno: Adriano di Barba, Antonietta Soldati,Adriano Sabatini, Biancamaria Cimini, Cristina Busilacchio, Cristina Spennati, Fabio Iuliano, Giustino Parisse, Graziella Cucchiarelli, Laura Pelliccione, Lidia Carlomagno, Paola Bartolomucci, Patrizia Ferri, Renza Bucci, Sonia Castellani e l’ editore Marco Solfanelli.

Dalle loro parole, che hanno commosso la sala, trasparivano storie personali, con immediatezza e sentimento volte a far rivivere quegli attimi terribili che hanno cambiato per sempre la loro esistenza e prodotto profonde ferite che non si rimargineranno mai.

Altro momento fortemente coinvolgente si è avuto quando i due presidenti del Vas (Volontari Abruzzesi del Sangue) Flaviano Zaini e Luciano Picchioni hanno donato a Patrizia – in segno di riconoscenza, poiché i proventi dei diritti d’autore del libro sono stati devoluti a loro – una medaglia d’oro della benemerita associazione.

Noi – gente di montagna cocciuta e tenace – non abbasseremo la guardia sul problema terremoto finchè non vedremo la nostra città ricostruita come e più bella di prima. Lo dobbiamo ai nostri figli, ai nostri avi, ma soprattutto a coloro che ci hanno lasciati quella tragica notte.

I ringraziamenti da me pubblicamente estesi a tutti i convenuti, al Capoluogo, L’impronta aq, Il Centro, Tvunoaq, Abruzzo web, per la gentile collaborazione prestata nel pubblicizzare l’evento e i saluti di rito hanno concluso la bella giornata romana dei “ Gigli della memoria”.

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