
di Fulgo Graziosi
Un mondo, oggi, da amare e temere.
Un continuo interpellarsi e ristrutturarsi del sapere,
nel tentativo di conciliare la crescita degli uomini
con la vita della natura.
Una frenesia di eccessi, quasi si voglia navigare
in uno spazio senza limiti di tempo…
una ricerca
d’infinito, di una nostra creatura.
Eppure lui è qui, in questo intreccio di sublimi
architetture viventi che è il mondo.
E in ogni maggio nasce.
Un vagito intenso e dolce
di mille offerte d’amore, una luce calda e penetrante
per le nostre incertezze e le nostre speranze.
Preghiamo dunque, noi due, insieme.
Una invocazione fatta di mille respiri dell’universo,
proiettata in un azzurro sconfinato, là, dove solo
l’amore può vedere oltre l’orizzonte.
Così, sicuri di una realtà futura, potremo continuare
a costruire castelli di sabbia, che il mare
non potrà distruggere.