Sigarette per 25 mila euro rubate nella tabaccheria

30 marzo 2013 | 09:53
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Sigarette per 25 mila euro rubate nella tabaccheria

Furto in piena notte in una tabaccheria a pochi metri dal tribunale di Sulmona. I ladri sono entrati da una finestra laterale eludendo l’allarme che era collegato con l’ingresso principale. Sostanzioso il bottino: tremila euro in monete custodite in tre sacchetti e sigarette per un valore di 25 mila euro.

A dare l’allarme i proprietari. Quando ieri mattina hanno alzato la saracinesca si sono accorti che gli scatoloni di sigarette non c’erano più. Con le lacrime agli occhi hanno raccontato come siano stati oltremodo sfortunati perché solo il giorno prima avevano fatto rifornimento dai Monopoli di Stato.

Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri che, per l’intera mattinata, hanno provveduto a effettuare i necessari rilievi con l’obiettivo di recuperare ogni indizio o prova che possa tornare utile e scoprire gli autori del furto. È stato acquisito anche il filmato registrato dalle telecamere di un esercizio commerciale a pochi metri dalla tabaccheria. Nelle immagini si vede un giovane che indossa una felpa con cappuccio transitare a piedi con uno zaino sulle spalle.

Con molta probabilità l’incursione è avvenuta attorno alle 4, con i malviventi che hanno potuto agire indisturbati utilizzando l’impalcatura montata per ristrutturare l’edificio dove ha sede la tabaccheria e una scala in ferro prelevata in un palazzo vicino. Dopo aver forzato il vetro della finestra, i ladri hanno divelto una grata di protezione per calarsi all’interno del magazzino e rubare, in tutta tranquillità, sigarette e soldi. Gli scatoloni con le “bionde” sarebbero stati caricati su una Audi bianca che era stata parcheggiata nella parte posteriore del palazzo. Ricostruzione che sarebbe stata avvalorata anche dalla testimonianza di alcune persone.

Si è saputo che una donna, dopo aver sentito dei rumori, si sarebbe affacciata alla finestra e dopo aver visto armeggiare un giovane vicino a un’auto sarebbe rientrata in casa per poi tornare a dormire come se niente fosse. Ed è proprio sulla scarsa collaborazione da parte dei cittadini che si sono soffermate, ancora una volta, le osservazioni degli investigatori.

[i]Fonte: Il Centro[/i]