
di Nando Giammarini
Nel nostro mondo di esosi ed intollerabili privilegi ci sono persone che non riescono a sbarcare il lunario. Persone sostenute e seguite da veri baluardi di umanità che spendono la loro esistenza al servizio degli ultimi della terra. Uno di questi è Padre Quirino Salomone, direttore ed organizzatore della mensa dei poveri di piazza d’Armi e punto di riferimento per tanti poveri in difficoltà comprese alcune madri con bambini piccoli.
Ho partecipato, lo scorso Natale e recentemente, ad una cena in quella struttura di aiuto e sostegno e sono rimasto entusiasta da tanta collaborazione da parte di persone che non percepiscono neanche un centesimo di euro per la loro opera. Una moltitudine di persone appartenenti a diverse categorie sociali che parlano lo stesso splendido linguaggio: quello della solidarietà.
Un caro saluto, unitamente ai miei più cari e sinceri auguri di buona Pasqua, a questo benefattore dell’umanità che, nel suo spirito Francescano, tiene in grande considerazione le persone più umili, i poveri e le vere bellezze del creato. Costui, con il proprio operato, infonde un pizzico di speranza in quella povera gente conscio del fatto che dove regna la speranza, balla la vita!
Graditissima l’occasione per formulare i migliori di buona Pasqua a questa prestigiosa testa giornalistica e a tutti i suoi lettori con cui ho l’onore ed il piacere di collaborare.
[i]Tanti alberi si adornano di placide fronde
Tu le decanti per fatal destino
Mostrandoti una persona semplice e grande
Alla tua fede e bravura umilmente m’inchino
Con te anche di notte il sole splende
Uomo di bontà infinita: Padre Quirino
Amico, fratello, Frate Francescano
Riverente ti porgo la mia mano.
Per salutarti ho lasciato il suol romano
In nome dell’amicizia uno splendido sentimento
Che amalgama ogni essere umano
Anche quando sembra contrario il vento
Non perde occasione per riportarti vicino
Esterna il bene esprimendolo in un momento
Nel tuo campo sarò sempre visivo
Per mantenere con la solidarietà un rapporto vivo.
Vorrei nessuno mai restasse privo
Del sostegno e del conforto dell’uomo religioso
Allor mi documento, mi concentro e scrivo
Per servire il fratello bisognoso
Avvicinandomi a lui in modo giulivo
Che non lo faccia mai sentire escluso
Con l’affetto che giammai si assottiglia
Saluto Padre Quirino e la gloriosa “Francescana Famiglia!”
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