Pesah

31 marzo 2013 | 06:43
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Pesah

di Valter Marcone

Che aspetta la notte a fondere

nell’oro la luce dell’alba,

la luce che avanza come danza

migrante nel paradiso di luna,

della luna alta nel cielo

là nel cielo,nel cielo della notte

d’una notte, di questa notte di Pesah.

Ti spio da questa valle

giorno in cui ho voce per ridire

un canto commosso

come un setaccio sfuso

sulla pasta di tutta quanta

questa umanità ora,

ora che la parola amore

si è fatta a rischio

e nelle periferie dell’esistenza

dove a fatica si può vivere,

tu aspetti come me.

Un canto nella notte, nella notte

un canto innamora il mondo

e torna nel cuore. Domandarsi

chi sei non è fatica

e questo giorno, questo giorno

ancora d’inverno

malgrado la primavera incipiente

è più chiaro

è più chiaro tra occidente e oriente

perché questa è la mattina

la mattina di Pesah, una mattina

ad un soffio di vento

dalla dolcezza d’un amore,

d’un amore che ha fatto

tremare le stelle.

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