Avezzano, morte sospetta in ospedale

3 aprile 2013 | 09:16
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Avezzano, morte sospetta in ospedale

Muore in ospedale, dopo tre giorni di ricovero. Una tragedia che nasconderebbe negligenze e sulla quale i familiari dell’uomo vogliono chiarezza. Tanto che ieri mattina hanno presentato un esposto in Procura.

Il pm Guido Cocco ha aperto l’inchiesta e disposto l’autopsia. Tre medici e due infermieri hanno ricevuto avvisi di garanzia. Omicidio colposo è l’ipotesi di reato.

Si tratta di un atto dovuto per accuse tutte da dimostrare, come evidenziano gli stessi inquirenti. Sabatino Granata, 73 anni, di Luco dei Marsi, non avrebbe ricevuto un’adeguata assistenza. Questo quanto denunciano i parenti, che lamenterebbero anche carenze nelle cure prestate durante il ricovero e in particolare nei giorni di festa.

L’anziano si trovava ricoverato all’ospedale di Avezzano da venerdì scorso. Dopo una caduta in casa lamentava dolori alla testa. All’arrivo al pronto soccorso i medici ne hanno disposto il trasferimento nel reparto di chirurgia, dove intorno alle 18 del lunedì dell’Angelo l’uomo è deceduto.

Subito dopo la denuncia si sono mossi gli agenti della polizia giudiziaria, agli ordini dell’ispettore Celestino Antonelli. Sono state acquisite le cartelle cliniche in ospedale e si sta cercando di ricostruire le ultime ore di vita dell’anziano. In passato l’uomo aveva avuto anche problemi di salute.

Il sostituto procuratore Cocco ha disposto per oggi l’autopsia per capire le esatte cause del decesso. I tre medici e i due infermieri dovrebbero essere ascoltati nelle prossime ore. Subito dopo l’esame la salma verrà restituita alla famiglia. I funerali sono stati fissati per domani alle 15 nella chiesa di San Giovanni Battista a Luco dei Marsi.

Sabatino Granata lascia la moglie e due figli. Da qualche anno si trovava in pensione, dopo avere a lungo gestito una nota azienda per il trattamento e la commercializzazione di pesce surgelato. Azienda che si trovava lungo la strada provinciale Avezzano-Luco.

«Un grande lavoratore, molto legato alla sua famiglia» lo ricordano quanti lo hanno conosciuto «non riusciamo a comprendere come possa essere accaduta una tragedia simile». I medici e gli infermieri sotto inchiesta sono assistiti dagli avvocati Antonio Milo e Sandro Emi.

Fonte: Il Centro, articolo di di Roberto Raschiatore