
Domani si gioca una partita molto particolare. L’Aquila Rugby scenderà in campo il 6 aprile, giorno della ricorrenza del terremoto che sconvolse il capoluogo abruzzese, e la coincidenza è una prima volta. Non era mai successo finora: stavolta invece, nel quarto anniversario di quella tragedia, la squadra neroverde simbolo di un’intera regione dovrà onorare un impegno agonistico proprio nel ‘giorno del ricordo’, e la città intera le si stringerà intorno.
Per un’incredibile coincidenza del destino, l’avversario nel match valido per la 18/a giornata dell’Eccellenza in programma al ‘Tommaso Fattori’ (ore 15) sarà il Reggio Emilia, ovvero il team di un’altra zona d’Italia colpita da un terremoto, in questo caso quello del maggio scorso.
«Il 6 aprile è una data molto particolare per gli aquilani, e lo sarà sempre – dice il ‘terza linea’ e preparatore atletico Maurizio Zaffiri, ex azzurro -. Per noi è un giorno di introspezione e condivisione insieme, ecco perché ci ha fatto particolarmente piacere la decisione della società di aprire le porte del Fattori alla cittadinanza: un invito a condividere con noi una parte di una giornata tanto importante e significativa per la città intera».
«So già che in un giorno tanto importante nello spogliatoio non ci sarà posto per molte parole – continua Zaffiri -, ma saranno gli sguardi a dire ciò che servirà: l’espressione migliore del nostro rugby, la via migliore che abbiamo per superare la difficoltà. Noi siamo come la nostra gente, non ci arrendiamo. Quanto all’avversario che ci aspetta, è incredibile che sia proprio Reggio Emilia, squadra di una terra che, come noi, ha conosciuto la forza dirompente della terra che impazzisce. Siamo comunque motivati a sfruttare al meglio questa partita per cercare di fare punti».
Così L’Aquila Rugby, come ha fatto sapere la società con una nota, «scenderà in campo per rispettare un impegno, pur sapendo che non sarà una partita come tutte le altre, perché non sarà solo una partita. Negli anniversari precedenti abbiamo trascorso questo giorno come tutti gli aquilani: accanto ai nostri cari, celebrando il silenzio ed il ricordo di chi non c’è più. Quest’anno saremo in campo e sarà quindi un 6 aprile diverso, ma non saranno diversi i nostri animi e la nostra memoria. Scenderemo in campo consapevoli che in quegli 80 minuti di gioco sarà nostro dovere onorare il ricordo di chi non c’è più: in ogni partita, portando il suo nome sulle nostre maglie, ci proponiamo di farlo con Ciccio (Lorenzo Sebastiani, giocatore della squadra morto nel terremoto ndr). Domani ricorderemo anche tutte le altre vittime del sisma». Insomma L’Aquila ricorderà chi non c’è più «giocando a rugby – spiega Zaffiri -, e sostenendo i colori della nostra città: il nero del lutto, perché il ricordo resti sempre vivo, e il verde della speranza, affinché non si ripetano simili tragedie».