Pietro Grasso, «Vi siamo vicini»

6 aprile 2013 | 09:40
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Pietro Grasso, «Vi siamo vicini»

Il presidente del Senato Pietro

Grasso è appena arrivato all’Aquila per celebrare il sisma del

6 aprile 2009 e, appena sceso dall’autovettura, ha subito

salutato come primo gesto Antonietta Centofanti, del Comitato

Vittime Casa dello Studente che quattro anni fa perse il nipote

Davide. “Gli siamo vicini”, ha detto Grasso alla Centofanti

visibilmente commossa.

La signora Maria Fedele, moglie del presidente del Senato e

madre del dirigente della Squadra Mobile de L’Aquila, commenta

la circostanza di questa mattina in cui i due si sono

incontrati. «Mio marito e mio figlio, Pietro

e Maurilio Grasso, insieme a pochi metri di distanza? Era già

successo qualche anno fa, ma non mi chiedete che cosa provo,

chiedetelo a loro che mi sembrano piuttosto emozionati. L’Aquila la conoscevo già perché mia nuora è di

qui – ha aggiunto – me la ricordo ed era bellissima».

una questione nazionale», così ha detto il presidente del

Senato, Pietro Grasso, subito dopo il minuto di silenzio che lo

ha coinvolto davanti alla Casa dello Studente dove morirono otto

ragazzi. «E’ un impegno imprescindibile per noi – ha

proseguito Grasso – enti locali e Stato hanno dato

ora continuità agli strumenti per ripartire con la

ricostruzione – ha proseguito Grasso – Ora i soldi ci sono,

bisogna scaglionarli con un piano organico. Sia il sindaco

Cialente e il ministro Barca mi hanno rassicurato con una

prospettiva di ricostruzione tra cinque e otto anni».

«E’ ovvio – afferma – che la ricostruzione dell’Aquila

è una questione che riguarda tutto il Paese».

Davanti alla Casa dello Studente,

il presidente del Senato Pietro Grasso è intervenuto anche

sulle continue polemiche in merito alla ricostruzione e ha

spiegato che «queste polemiche vengono dalla voglia di andare

avanti e sono frutto di indignazione e rabbia. Dopo quattro

anni – prosegue – c’è ancora dibattito sulla ricostruzione e

quindi bisogna risanare questa ferita. Quindi agli aquilani

bisogna dare fiducia perché si può sperare di ripartire nella

più totale legalità».