L’Aquila, la città ‘groviera’

9 aprile 2013 | 18:44
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L’Aquila, la città ‘groviera’

di Alessia Lombardo

Strada dissestata e buche che, con la pioggia, arrivano a diventare dei catini d’acqua. La segnalazione arriva da alcuni cittadini della zona est del capoluogo abruzzese.

{{*ExtraImg_126326_ArtImgRight_300x225_}}La lente di ingrandimento si pone sul parcheggio davanti la chiesa di San Pio X e la vicina palestra della Polisportiva Torrione. Un manto stradale martoriato, su cui ogni giorno transitano e parcheggiano numerose auto, nonostante il vicino cantiere.

Ancor più grave la situazione nella strada parallela, via Cardinale Mazzarino: le buche aumentano e in alcuni tratti ci si trova di fronte a veri e propri catini d’acqua.

{{*ExtraImg_126327_ArtImgCenter_500x375_}}

Di certo L’Aquila non eccelle per lo stato del manto stradale, ma, ad onor del vero, occorre far presente che dopo il terremoto la città ogni giorno spalanca le porte a camion e mezzi pesanti che lavorano per la ricostruzione. Dunque, fino a quando i mezzi pesanti transiteranno in città (cioè ancora per molto), persisterà il problema delle strade dissestate.

{{*ExtraImg_126328_ArtImgLeft_300x180_}}Posto che i costi per ripristinare la fruibilità delle strade non sono poi così bassi e tenendo presenti le difficoltà nel reperire i fondi bisogna capire fino a che punto si potrà semplicemente mettere l’asfalto a pezzi. E non solo per la salvaguardia delle sospensioni delle auto.