
di Claudia Giannone
E ci risiamo. Puntualmente, categoricamente, inesorabilmente, L’Aquila ci casca di nuovo. Le cose non vanno per un certo periodo, e Ianni viene mandato a casa.
L’esonero era, sotto un certo punto di vista, già annunciato da molto tempo. I risultati non soddisfacenti, la posizione in classifica che, al posto di migliorare, peggiorava: insomma, i germi dello scorso anno erano già presenti da un pò di tempo in questa nuova stagione.
Si sa, quando qualcosa non va, nel calcio, è sempre colpa dell’allenatore. È sempre lui a sbagliare ogni cosa, il carico della squadra si va a posare sulle sue spalle ed ogni conseguenza riguarda sempre e solo lui.
Ma qualcuno ha mai pensato a cacciare chi, evidentemente, meritava ancora meno un posto in una squadra di Seconda Divisione?
Si pensa che, con un altro a capo della squadra, tutto cambierà in meglio. E la squadra, dov’è? Certo, anche il mister fa la sua parte, ed una buona parte; ma senza giocatori disposti a lottare per una maglia c’è ben poco da fare.
In un momento così delicato, comunque, basta fare un nome per tutti: Aldo Papagni. Tutti ricorderanno, senza dubbio, gli avvenimenti dello scorso campionato. Girone di ritorno alquanto scarsetto, Ianni costretto a fare le valigie e nuovo allenatore chiamato in causa. «Quest’anno puntiamo ai play off».
E fu così che una squadra che, nel girone di andata, ebbe la miglior difesa, finì per prendere 11 goal in sole 5 giornate. Senza contare che, dalla piena zona play off, fu capace di scendere fino all’ottavo posto, terminando la propria stagione senza neanche provare ad accedere alla Prima Divisione.
Ad ogni modo, se primavera vuol dire cambiamento, si spera almeno che si tratti di qualcosa di positivo. Il nuovo allenatore sembrerebbe essere Giovanni Pagliari. Alle 10.30 il giudizio definitivo.