
di Maria Chiara Zilli
Che fine faranno i miei profili web dopo la mia morte? Cosa fare con la posta elettronica di un parente dopo la sua scomparsa? Come gestire i video immessi nella rete da un caro estinto? Nell’era della comunicazione virtuale si impongono nuovi quesiti sull’abbandono del mondo reale.
A togliere gli amici e i parenti dall’imbarazzo legato a queste estreme scelte ci pensa Google. Oggi è infatti possibile redigere un vero e proprio ‘testamento virtuale’: un elenco di indicazioni circa il futuro, dopo il trapasso, di tutti gli account e i profili legati al colosso di Mountain View.
In particolare Google permette agli utenti di decidere in anticipo come saranno gestiti, dopo la morte, tutti i servizi sottoscritti in vita. Le opzioni sono due: far cancellare tutto o autorizzare l’azienda a consegnare i dati ad una persona di fiducia. Un’opzione, quest’ultima, che in un certo senso permette di rimanere ‘virtualmente vivi’ anche dopo l’abbandono del mondo terreno.
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Il servizio si chiama ‘Gestione degli account inattivi’ e, per scaramanzia e ‘delicatezza’, non fa mai riferimento in maniera diretta all’evenienza della dipartita dell’utente. Google si limita a precisare che l’innesco del servizio è costituito dall’inattività prolungata, a prescindere dal motivo a cui quest’ultima sia legata. Trascorso un periodo di tempo stabilito dall’utente, Google si mette in allarme e verifica le ‘memorie’ del navigatore previdente.
{{*ExtraImg_127796_ArtImgRight_300x357_}}Qualora quest’ultimo abbia optato per l’affidamento postumo dei propri account, la persona scelta verrà contatta via email e riceverà, oltre al messaggio affidato alla rete del navigatore inattivo, la seguente nota di Google: “[i]Pinco Pallino ha chiesto a Google di inviarti automaticamente questo messaggio in seguito all’interruzione dell’utilizzo dell’account da parte di Pinco[/i]”.
Fatti i dovuti scongiuri, il servizio sembrerebbe utile. Google dopo l’espansione in tutti i settori della vita, non poteva lasciarsi sfuggire la gestione del [i]post mortem[/i].