Requiem per imprese abruzzesi

19 aprile 2013 | 16:29
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Requiem per imprese abruzzesi

Meno 1.099 imprese in Abruzzo nel primo trimestre 2013: la differenza tra le 3.059 nuove nate e le 4.158 che risultano cessate. Si contraddistingue in negativo Chieti, mentre le altre province mostrano valori meno pesanti Teramo, L’Aquila e Pescara. E’ quanto riportato nel Cresa Informa numero 3/2013, che analizza dati Infocamere, il Sistema informativo delle Camere di Commercio.

«Le 3.059 nuove imprese iscritte nel Registro delle Camere di Commercio rappresentano, in un periodo di crisi come quello attuale, un elemento fortemente positivo perché testimoniano che la voglia di fare impresa, nonostante le grosse difficoltà, é ancora ben radicata nel tessuto sociale regionale» afferma il presidente del Cresa, Lorenzo Santilli.

«Sarebbero necessari urgenti e concreti interventi per favorire la ripresa, sostenendo in particolare le piccole e medie imprese, la cui sopravvivenza risulta molto difficoltosa a causa dei ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione, della difficoltà di accesso al credito e della gravosità dei tassi di interesse imposti dal sistema bancario», afferma il direttore del Cresa Francesco Prosperococco, spiegando che «con una battuta si potrebbe dire che è un’impresa fare impresa».

Al 31 marzo 2013 le imprese registrate abruzzesi si localizzano per il 31,2% del totale (46.463) nella provincia di Chieti, a Teramo 36.232 (24,3%). Nelle provincie di Pescara e L’Aquila rispettivamente 35.529 (23,8%) e 30.883 (20,7%).

La maggior parte dei settori di attività economica ha mostrato rispetto al IV trimestre 2012 un andamento negativo delle imprese registrate che, dal punto di vista assoluto, è stato particolarmente rilevante per le costruzioni (-492 imprese pari al -2,3%), per l’agricoltura (-405 imprese pari al -1,4%), per il commercio (-401 imprese pari al -1,1%).