
di Claudia Giannone
Sei punti in due giornate per mister Pagliari. L’Aquila riporta un bell’1-0 tra le mura del “Fattori” contro un Gavorrano che, in realtà, avrebbe meritato qualcosina in più.
Nonostante l’inferiorità numerica, gli ospiti riescono più volte a sottomettere i rossoblù locali, rischiando addirittura di pareggiare. E se poco poco il risultato si fosse ristabilito, i toscani non ci avrebbero messo molto a raddoppiare. Ma questa è un’altra storia.
L’importante, adesso, è aver riconquistato il quarto posto con 52 punti: giusto un gradino più in alto, l’Aprilia che esce vittoriosa contro il Melfi, ed uno più in basso il Chieti, che non riesce a prendere più di un punto nella trasferta di Borgo a Buggiano.
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Menicozzo e Carcione preferiti nello schema rispetto a Iannini, Ripa in campo dal primo minuto e davvero attivo su ogni tipo di pallone.
L’Aquila sembra abbastanza offensiva nei primi minuti: al 7’, Improta si arrischia sulla fascia laterale, mantenendo una buona posizione ed arrivando a tu per tu con il portiere toscano, che per stavolta ha la meglio.
Ma successivamente, le azioni saranno rarissime.
Primo tempo non molto movimentato, con flebili azioni su entrambi i fronti che non portano a nulla di decisivo.
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La ripresa, comunque, inizia con una marcia diversa. Sembra quasi il replay del derby contro il Chieti: al 4’ minuto, attraverso un calcio di punizione, Imperio Carcione spacca la barriera ed infila il pallone all’angolino basso, giusto alla destra di Addario, che può solo contemplarlo.
A sommarsi al risultato sfavorevole per gli ospiti, anche l’espulsione di Paolo Ropolo: con un fallo su Improta, il numero 11 viene mandato negli spogliatoi per doppia ammonizione.
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Nonostante tutto, il Gavorrano si fa notare, e cerca disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi per non sprofondare nel baratro. Al 18’ minuto, infatti, troviamo il tiro di Fiore dai 40 metri, che costringe Leuci al miracolo. Perfetto.
Ultimo minuto, e L’Aquila profondamente in difficoltà: palo colpito potentemente dalla distanza da Nocciolini, palla che rimbalza sul portiere aquilano e rischia di entrare in porta. Ma alla fine, arriva il triplice fischio, e la partita si chiude.
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Non un buon risultato per il Gavorrano, ma una prestazione che lascia ben sperare. Probabilmente, nelle partite rimaste arriverà quel pizzico di fortuna che lo porterà alla salvezza.
E ora L’Aquila può solo continuare a prendere punti. Contro il Teramo, nel match di domenica 28 aprile, ci si dovrà dare da fare. La prova definitiva anche per Cappellacci: i diavoli teramani sono pronti per i play off?
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L’AQUILA CALCIO: Leuci, Rapisarda (36’ st Petta), Ligorio, Menicozzo, Mucciante, Pomante (29’ pt Ingrosso), Triarico, Carcione, Improta, Ciotola (29’ st D’Amico), Ripa. A disp.: Testa, Iannini, Marcotullio, Colussi. All. Giovanni Pagliari.
GAVORRANO: Addario, Mazzanti, Fatticcioni, Miano, Fiore, Zane (25’ st Viola), Tognarelli (29’ st Rosati), Della Latta, Nocciolini, Losicco (1’ st Nicoletti), Ropolo. A disp.: Lanzano, Moscati, Romiti, Alderotti. All. Corrado Orrico.
ARBITRO: Fabio Piscopo (Imperia).
ASSISTENTI: Pasquale D’Albore (Caserta), Andrea Cordeschi (Isernia).
MARCATORI: 4’ st Carcione.
AMMONITI: Ropolo, Fatticcioni, Carcione, Miano.
ESPULSI: Ropolo (per doppia ammonizione).
ANGOLI: 8-5.
RECUPERO: 2’ pt, 5’ st.