Alemanno: «L’Aquila sia priorità del nuovo governo»

22 aprile 2013 | 14:33
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Alemanno: «L’Aquila sia priorità del nuovo governo»

«Il prossimo governo, che speriamo sia in procinto di arrivare, deve mettere tra le sue priorità assolute la ricostruzione dell’Aquila che non può essere posta in secondo o terzo piano. Lo dobbiamo non solo agli aquilani, ma a tutti gli italiani». Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, durante la presentazione del Salone dei prodotti tipici dei parchi d’Italia che si terrà a L’Aquila dal 2 al 5 maggio.

«Lo dobbiamo anche a tutti gli abruzzesi che vivono a Roma che è una città sorella dell’Aquila. Il governo deve mettere in campo le risorse e la progettualità necessarie».

«Abbiamo chiesto 1 miliardo di euro subito, con un decreto legge che io speravo arrivasse domani», anche se «non sappiamo se il governo Monti terrà un ultimo Consiglio dei Ministri prima di quello di un auspicabile nuovo Governo». Ha detto il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, assicurando che, qualora il decreto non arrivi domani, «ribadiremo la richiesta immediatamente perché è necessario che L’Aquila resti una priorità nell’agenda dell’esecutivo».

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Il Salone dei Prodotti tipici dei Parchi è stato presentato stamani, in Campidoglio,, alla presenza del sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e del primo cittadino della capitale Gianni Alemanno. L’iniziativa si svolgerá all’Aquila, con il contributo del Comune, nei locali ex polo elettronico, dal 2 al 5 maggio.

Sono intervenuti anche il presidente del Parco nazionale Gran Sasso Monti della Laga Arturo Diaconale e il presidente di Carsa, che organizza l’iniziativa, Roberto Di Vincenzo.

«Ringrazio il sindaco di Roma Gianni Alemanno – ha dichiarato il sindaco Cialente – perché questa è una delle molte iniziative che vedono le due città vicine. Ricordo il contributo dato dal Comune della capitale dopo il sisma e non smetterò mai di ringraziare il corpo di Polizia Municipale di Roma, che ha affiancato i nostri Vigili urbani per mesi, dopo il 6 aprile 2009, consentendoci di controllare il territorio. Sono convinto che, attraverso questa prima edizione del Salone dei Prodotti tipici dei Parchi, si scoprirà un pezzo di quell’Italia in cui la gastronomia e i prodotti enogastronomici costituiscono a pieno titolo elementi di cultura e tradizione. Credo che queste attività, peraltro, costituiscono una grossa oppotunità per l’economia, nazionale e locale, tanto più che spesso il nostro Paese e la nostra regione sono noti all’estero proprio per questo patrimonio di prodotti e di piatti tipici. Anche per queste ragioni vi è una bella e significativa sinergia con la presidenza del Parco Gran Sasso Monti della Laga, perché la città dell’Aquila è profondamente e storicamente legata al suo territorio montano».

«Questa manifestazione nasce nella regione dei Parchi la cui economia deve ripartire da ciò che l’ambiente produce – ha esordito il presidente della Camera di Commercio dell’Aquila Lorenzo Santilli – La Camera di Commercio di Roma è amica di quella dell’Aquila. Questo settore vivo dell’economia del territorio sta dando la possibilità a tante imprese che vivono dentro i parchi di essere attori e protagonisti della ripresa economica della nostra regione. Dietro il Salone c’è anche l’idea forte di rilanciare l’azione dei parchi italiani che non sono più un semplice registro del controllo dell’ambiente ma un propulsore delle filiere economiche che partono dall’ambiente. L’evento nasce in un luogo, l’ex Italtel, che per tanti anni ha caratterizzato l’industria del territorio aquilano, perché vogliamo che l’ambiente diventi l’industria del territorio. Un tema che affronteremo anche attraverso la proposta di argomenti finalizzati a ciò, come l’utilizzo del marchio dei Parchi su quello dei prodotti tipici provenienti dai territori e il rilancio della centralità dell’Appennino italiano che vive le stesse problematiche e produce tipicità che sono la vera risorsa del nostro paese, in quanto uniche e irripetibili».

Amicizia, quella fra Camere di Commercio dell’Aquila e Roma, riconfermata con la firma di un protocollo di collaborazione fra gli enti per il Salone e anche per il futuro dell’evento fieristico: «Il popolo romano è vicino a quello aquilano, la comunità abruzzese a Roma ci sta a cuore, siamo stati colpiti dal terribile evento come fosse capitato a noi – ha sottolineato Giancarlo Cremonesi, presidente della Camera di Commercio di Roma – Credo che la città di Roma abbia risposto in modo concreto non solo attraverso la Camera di Commercio, ma anche con le squadre di Acea che hanno lavorato in emergenza giorno e notte all’indomani del sisma. La ricostruzione è ancora lunga, c’è ancora tanto da fare, ricostruire è un’impresa titanica che mette insieme capitali, imprese e scelte politiche. Noi siamo pronti e disponibili a collaborare per la ricostruzione e farlo con questa iniziativa è dare un segnale che non è finito tutto in quel terribile momento ma che l’economia ha la forza morale di riprendersi ed essere competitiva. Lazio e Abruzzo, Roma e L’Aquila sono insieme per promuovere insieme prodotti tipici di grandissima qualità come quelli presentati in questo “nostro” evento che è un segnale importante e simbolico; è così che si fa internazionalizzazione e mercato globale ed è così che il nostro paese potrà riprendersi dalla crisi economica che ci ha colpiti tutti».

«In Italia i Parchi rappresentano il 20 per cento del territorio – ha aggiunto Arturo Diaconale, presidente del Parco Nazione del Gran Sasso e Monti della Laga e voce di Federparchi per l’iniziativa – Dentro quel 20 per cento c’è una delle maggiori caratteristiche del territorio nazionale che è l’ambiente. Il fatto che a L’Aquila ci sia il primo Salone dei Prodotti Tipici dei Parchi è un contributo importantissimo alla ripresa dell’Aquila e del territorio abruzzese. Significa rilanciare il territorio, puntare su ambiente e cultura per guardare con occhi diversi al futuro».

Presente anche una delle firme Doc dell’enogastronomia italiana, Carlo Cambi, autore delle guide del Mangiar Rozzo, oltre che animatore di varie iniziative per il Salone: «In questo paese ci si dimentica volentieri della stratificazione culturale dentro il mondo rurale e spesso si racconta la campagna come una realtà molto pittoresca – ha rimarcato – In verità la campagna è il luogo della qualità. Il tentativo che vogliamo fare con il Salone è far osservare a chi mangia, che mangiare è un atto sociale, economico e politico. L’esperimento che faremo nei quattro giorni a L’Aquila è dimostrare che si può mangiare benissimo usando i prodotti agricoli di prossimità che nascono nelle aree protette. Lo faremo mettendo a tavola una famiglia di 4 persone con 10 euro e non ci affideremo a massaie, ma a degli chef italiani di grande prestigio. Così ci sarà l’occasione per approfondire la conoscenza di ogni singolo ingrediente e dimostrare che se puntassimo di più su questa economia e sul benessere, avremmo un futuro migliore».

Un Salone che ha tanti progetti. «Nell’impostare la manifestazione abbiamo deciso di partire dall’economia – ha aggiunto Roberto Di Vincenzo, presidente di Carsa, partner dell’evento – I parchi rappresentano un’enorme risorsa per il paese in termini di attività produttiva. Abbiamo 250 produttori che sono l’eccellenza dell’enogastronomia italiana e nasciamo in un momento di difficoltà economica per dare un segnale vitale per le famiglie e per il territorio. Nel Salone è importantissima la presenza di SlowFood e l’animazione tematica attraverso il programma culturale curato da Symbola e Federparchi. Parleremo del tema dei marchi, delle enormi difficoltà burocratiche a farli decollare e affronteremo tutti i problemi e le vicissitudini che afferiscono al mondo della cultura agroalimentare».

Gianni Alemanno ha invitato la popolazione romana a venire in Abruzzo in occasione del Salone: «Credo che la questione dei Parchi finalmente cominci ad indirizzarsi nel verso giusto, per molti anni sono stati visti come blocco da parte delle popolazioni e degli amministratori, non deve essere così – ha detto – c’era il terrore che dove arrivava il Parco tutto si bloccava, si vincolava. In questi anni si è cercato di spiegare che i Parchi possono essere una risorsa produttiva, ora ci si sta arrivando. Non vanno vissuti come vincolo, ma come strumento produttivo di qualità e dobbiamo spingere e fare conoscere questa realtà, comunicarla e portarla sul mercato. In questi anni abbiamo pensato tante iniziative e progetti che possono trovare in Roma un mercato e a L’Aquila un momento produttivo. Stiamo pensando addirittura di delocalizzare centri di attività da Roma a L’Aquila, ma lo sviluppo di tali ipotesi dipende dal Governo. Bisogna andare avanti decisi su questa strada, perché il Made in Italy gioca sul terreno della qualità e il dato agroalimentare rappresenta un fattore decisivo per affermare il peso del nostro Paese. Non a caso l’Expò 2015 sarà dedicato all’agroalimentare e in quella occasione l’Italia dovrà dare la sua impronta di qualità, dovrà dare valore al territorio e un evento come il Salone dei prodotti Tipici dei Parchi è un inizio importante in questa direzione che sarà la direttrice del futuro nazionale».

Al termine della conferenza stampa lo chef William Zonfa, che parteciperà al Salone, ha presentato e offerto ai partecipanti alcuni dei piatti tipici della nostra tradizione.