Petrilli, a Roma contro il ‘non risarcimento’

22 aprile 2013 | 10:26
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Petrilli, a Roma contro il ‘non risarcimento’

Il 30 maggio, a Roma, sit-in davanti la Cassazione per protestare contro l’inapplicabilità del risarcimento per ingiusta detenzione: le sentenze assolutorie vanno rispettate.

Ad annunciare la manifestazione è l’aquilano Giulio Petrilli: «Invito tutti i garantisti e i democratici al sit-in che organizzerò per il 30 maggio prossimo a Roma alle 9.30, davanti la Corte di Cassazione, in occasione del dibattimento in quella sede del mio ricorso contro la Procura di Milano che non mi ha concesso il risarcimento per ingiusta detenzione pur avendo scontato negli anni ’80 sei anni di carcere speciale, con l’accusa di partecipazione a banda armata (Prima Linea), per poi essere assolto con sentenza definitiva nel luglio 1989».

«Non si può sottacere a un sopruso così grande – continua Petrilli – che seguita a perpetrarsi dopo trenta anni. Non e’ bastato il carcere ingiusto, non sono bastati i pestaggi subiti, non è bastato l’isolamento totale. Ora la Corte di Cassazione sostiene che avendo frequentato persone sbagliate non posso accedere al risarcimento, in questo modo l’assoluzione è carta straccia e si passa al giudizio morale non più a quello giuridico».

«Nelle stesse condizioni mie sono in tanti – spiega – che assolti si vedono rifiutare il risarcimento per frequentazioni non idonee. Invito tutti e tutte loro a venire a manifestare fuori la Cassazione il 30 maggio, perchè è una battaglia di tutti quella di abrogare il comma 1 dell’art. 314 del c.p. che stabilisce il non risarcimento per dolo e colpa grave, perchè è un comma pericolosissimo che introduce nel nostro ordinamento giudiziario il giudizio morale».