Sanitopoli, fuoco incrociato su consulente Angelini

22 aprile 2013 | 16:57
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Sanitopoli, fuoco incrociato su consulente Angelini

di Roberta Galeotti

La testimonianza del consulente della famiglia Angelini, il commercialista Sergio Spinelli, al centro dell’udienza di oggi del processo Sanitopoli.
Ad accusare Ottaviano Del Turco l’ex titolare della clinica Villa Pini, Vincenzo Angelini, che rivelò ai magistrati di aver pagato tra il 2005 e il 2008 tangenti per un totale di circa 15 milioni di euro in cambio di favori.

Spinelli ha confermato nella sua testimonianza di oggi che nel periodo di tempo tra il 2004 e il 2008 ci sono «prelievi di denaro contante di notevole importo dalle banche delle società sanitarie del gruppo Villa Pini».

Il consulente ha detto che dal 2004 al 2008 ci sono prelievi pari a 15 milioni di euro, di cui 6 milioni 530 mila euro nel 2004 e 8 milioni 550 mila euro fra il 2005 ed il 2008.

Secondo Spinelli gli oltre 8 milioni di euro prelevati tra il 2005 e il 2008 sarebbero «le dazioni che Angelini dichiara di aver consegnato a Del Turco».

Il consulente ha inoltre detto che «ci sono date circostanziate dei prelievi, che corrispondono alle dichiarazioni di Angelini».

Nulla di nuovo dunque.

«Questi dati documentali sono stati acquisiti agli atti del processo – ha dichiarato Giandomenico Caiazza, avvocato difensore di Del Turco. – Il perito non è stato in grado di dimostrare la destinazione dei contanti». Davanti al controesame dell’avvocato, infatti, il commercialista della famiglia Angelini non è stato in grado di presentare documenti che attestino la destinazione dei soldi prelevati dallo stesso Angelini ma ha ammesso di doversi basare esclusivamente su quello che il patron di Villa Pini ha riferito.

Al centro del controesame anche l’esoso deposito di tre milioni di euro in contanti che Vincenzo Angelini ha effettuato nei giorni successivi all’arresto di Del Turco.

Risulta, infatti, dalla documentazione amministrativa, che Angelini abbia versato 6 mila pezzi da 500 euro nei giorni a seguire l’arresto dell’ex governatore abruzzese.

Spinelli, incalzato da Caiazza, non ha saputo spiegare la provenienza di quel contante.