
«Creare un “Modello L’Aquila” anche per la microcriminalità, come avvenuto per il contrasto
alla macrocriminalità dopo il sisma del 2009, e convocare il
Comitato provinciale per l’0rdine e la sicurezza pubblica per stilare un programma nel quale sia prioritaria la richiesta di risorse umane e finanziarie a tutela della sicurezza»: sono le
richieste che il Movimento 5 Stelle dell’Aquila formula in una
lettera al prefetto, Francesco Alecci, descrivendo l’allarme
criminalità nel capoluogo abruzzese.
L’intervento arriva dopo la rapina di ieri al portavalori
presso il supermercato Carrefour, che ha contribuito ad
aumentare la preoccupazione di una popolazione già alla prese
con le problematiche della ricostruzione.
Il Movimento 5 Stelle fornisce dati della Polizia: furti
aumentati di oltre il 100%, rapine quadruplicate, persone
arrestate passate da 176 nel 2011 a 380 nel 2012, le espulsioni
di stranieri da 190 a 272, raddoppiate le patenti ritirate.
«La circolazione stradale è sempre più selvaggia, i centri
storici e le zone disabitate sono preda di saccheggio. La nostra
terra è divenuta punto di convergenza di criminali nazionali
che arrivano, rubano e ripartono, la cosiddetta delinquenza
‘mordi e fuggi’. Numerosissimi gli episodi di furti notturni,
perpetrati con tutta calma da malavitosi che narcotizzano
uomini, donne e bambini creando panico, sconcerto e paura».
Secondo i dirigenti aquilani dei 5 Stelle, «la diligenza e
il senso del dovere delle forze dell’ordine non sono sufficienti
a tutelare il cittadino: i tagli al settore sicurezza e
giustizia, nonché un sistema normativo che, spesso, ostacola la
repressione degli atti criminali, frustra le attività stesse
degli appartenenti all’amministrazione di pubblica sicurezza».