
«Era buio, l’orso mi è sbucato
a un metro e quindi non sono riuscito a evitarlo. Si è gettato
sulla strada, forse perché aveva visto i fari, e ha colpito la
mia macchina nella parte laterale. L’impatto è stato violento,
tanto che l’auto è distrutta, sono vivo per miracolo, e mi
dispiace molto che l’orso sia morto. L’ho accarezzato fino a
prima che spirasse».
Ancora sotto shock, il professore in pensione Carmelo Giorgio
racconta i terribili attimi dell’investimento dell’orso
sull’autostrada A24 in direzione Roma all’altezza di Tornimparte avvenuto il 25 mattina intorno alle 5.30.
Il professore, di origini molisane, ma aquilano d’adozione,
vivendo nel capoluogo da 40 anni, si era messo in viaggio con la sua
Golf alla volta di Roma per prendere il treno.
«Sono partito
molto presto per andare a Milano per questioni di lavoro e, dopo
pochi chilometri, precisamente sulla salita precedente la
galleria San Rocco, è successo il grave incidente – continua il
pensionato, un ex professore molto conosciuto in città – mi
sono accorto che era un orso, ma anche se ho avuto tempo di
pensare, non ho potuto fare nulla. Sono convinto che l’animale si
fosse arrampicato sulla parete riuscendo a entrare in
autostrada dopo aver bucato la recinzione. Non capisco come sia
potuto accadere».
Giorgio racconta anche di aver chiamato il 113 e di essere
stato presente in tutte le operazioni di soccorso all’animale fatte da Forestale e Asl.
«Era un orso molto bello, aveva un pelo molto morbido, l’ho
accarezzato a lungo, speravo ce la potesse fare – prosegue
ancora – sono cosciente di essere stato molto fortunato a essere
uscito illeso dall’incidente, se avesse preso la parte anteriore
dell’auto sarei morto. Però, anche se ho scampato il pericolo,
sono ancora sotto shock: non riesco a dormire con serenità».