
Le abitudini alimentari e la presenza di antiossidanti nella dieta possono giocare un ruolo sull’incidenza delle patologie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson. In particolare, i polifenoli del cacao stimolano la neuroprotezione, attivando la sopravvivenza del fattore neutrofico cerebrale Bdnf (che contribuisce a sostenere la sopravvivenza dei neuroni esistenti, e favorire la crescita di nuovi). E’ quanto ha scoperto uno studio dell’Istituto di Ricerca Sbarro di Philadelphia, dell’università di Siena e dell’Aquila, pubblicato sul ‘[i]Journal of Cellular Biochemistry[/i]’.
«I nostri studi – spiega Annamaria Cimini dell’ateneo aquilano – dimostrano, per la prima volta, che i polifenoli del cacao non agiscono solo come un mero antiossidante, perché, direttamente o indirettamente, sono capaci di attivare il percorso di sopravvivenza del Bdnf, contrastando la morte neuronale». Comprendere il potenziale di prevenzione e il meccanismo d’azione di un alimento «può rappresentare un mezzo per limitare la progressione del deterioramento cognitivo», aggiunge Antonio Giordano, direttore dell’Istituto Sbarro per la Ricerca sul Cancro e Medicina Molecolare.
Questi risultati, secondo i ricercatori, possono avere importanti implicazioni per la prevenzione del deterioramento cognitivo negli anziani e nelle malattie neurodegenerative, contrastando la progressione della malattia.