Dimissioni Fanfani, designato Giancarlo Vicini

4 maggio 2013 | 06:13
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Dimissioni Fanfani, designato Giancarlo Vicini

di Antonella Calcagni

Non ha la gonna, ma volendo potrebbe mettere un kilt, Giancarlo Vicini, l’uomo designato dal gruppo dei socialisti per ricoprire la carica di assessore dopo le dimissioni di Marco Fanfani, divenuto presidente della Fondazione Carispaq.

In lizza anche Pasquale Corriere rimasto deluso dalla sua probabile esclusione, anche se per lui potrebbe essere in vista qualche incarico compensativo. Giancarlo Vicini avrà in blocco le deleghe dell’assessore uscente poiché il sindaco Massimo Cialente non sembra intenzionato a procedere a un rimpasto di deleghe.

A dire la verità il primo cittadino avrebbe gradito anche dai socialisti la proposta di una donna, ma così non sarà. I nodi comunque saranno sciolti non prima della fine della prossima settimana. Giocoforza, l’assessore con la gonna non potrà essere che sfornato da casa Pd. Ieri sera il sindaco ha incontrato i vertici del partito. La poltrona si gioca maschi contro femmine.

La vecchia guardia dei Democrat farebbe il tifo per il capogruppo in consiglio comunale, Maurizio Capri; una scelta che consentirebbe il rientro in consiglio di Tonino De Paulis sfrattato dall’Aula dalle nuove maggioranze in comune. La new generation dei Democrat sembrerebbe tifare invece per una outsider, ma non troppo. Si tratta di Emanuela Di Giovambattista candidata in Provincia nella lista “io sto con Stefania” di professione, psichiatra.

Tuttavia il tempo non sembra essere ancora scaduto per l’assessore Pezzopane. «L’ho detto più volte – risponde un po’ seccata alla domanda di rito sulla data delle sue dimissioni – mi dimetterò quando il sindaco avrà trovato la soluzione per l’esecutivo». Si ha l’impressione che la Pezzopane cerchi di fare l’equilibrista per non far emergere i dissidi interni al partito. Divergenze di opinione che ci sono sempre state e che ora sembrano però incontenibili.

Se l’assessore dei socialisti dovesse essere Giancarlo Vicini, il sindaco Cialente non potrà fare a meno di nominare una donna Democrat per quella “fastidiosa” questione che si chiama: quote rosa. In giunta insomma non possono essere meno di tre le donne. Così è scritto e probabilmente così sarà.