L’Aquila, Prefetto diffida Cialente

8 maggio 2013 | 16:20
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L’Aquila, Prefetto diffida Cialente

Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha comunicato, attraverso una nota diffusa dall’amministrazione comunale, che gli è stato notificato un decreto del Prefetto con il quale, in riferimento alle recenti iniziative assunte dallo stesso Primo cittadino – la restituzione al Quirinale della fascia tricolore e la rimozione delle bandiere italiane dagli edifici che ospitano gli uffici comunali e le scuole – il rappresentante del Governo, giudicando che la condotta del sindaco determini «potenziali turbative all’ordine e alla sicurezza pubblica» e che il prestigio dello Stato possa essere leso da tali manifestazioni di dissenso, diffida il sindaco a ripristinare «senza indugio» la bandiera nazionale all’esterno degli uffici comunali e delle scuole.

Il Prefetto decreta infine, ha reso noto ancora il sindaco, che l’eventuale persistenza della condotta posta in essere dal Primo cittadino potrà costituire oggetto di valutazione per l’adozione del provvedimento di sospensione dalle sue funzioni.

La posizione di Cialente tuttavia resta ferma: «Ora il governo mi rimuova dall’incarico – ha commentato – A mio avviso questa azione è stata imposta al prefetto dal governo».

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IL DECRETO

«La condotta del sindaco mette a rischio il tranquillo e ordinato svolgersi dei rapporti interni alla comunità locale, creando potenziali turbative all’ordine e alla sicurezza pubblica». Lo scrive il prefetto dell’Aquila Francesco Alecci nel decreto inviato al sindaco dell’Aquila Massimo Cialente per intimargli di sospendere la protesta sulla fascia tricolore e sulle bandiere nei luoghi pubblici. In un passaggio lo accusa addirittura di aver agito «turbando i sentimenti delle giovani generazioni».

Cialente, scrive il rappresentante del governo, «è diffidato formalmente a porre termine con immediatezza alla condotta di cui in narrativa», vale a dire la restituzione della fascia da sindaco al Quirinale e la rimozione dei tricolori, «riacquisendo subito la propria fascia», tuona il prefetto. Fascia della quale, ammonisce, «dovrà essere sempre fatto un uso rispettoso delle norme di legge vigenti».

Inoltre, a Cialente si impone anche la «immediata ricollocazione della bandiera nazionale sugli edifici pubblici di questo capoluogo dai quali essa è stata rimossa».

Nel decreto si apprende anche che qualche dirigente scolastico si è opposto ad ammainare la bandiera italiana nelle scuole dell’Aquila come ordinato ieri per protesta dal sindaco, Massimo Cialente: al prefetto Francesco Alecci è stato segnalato «che la stessa rimozione messa in atto presso i plessi delle scuole dell’infanzia e primarie di I e II grado è stata consentita dai rispettivi direttori e dirigenti non in tutti gli edifici». In un altro punto Alecci parla di «opposizione da parte dei dirigenti scolastici alla rimozione».