
di Alessia Lombardo
Seimila euro per restaurare due affreschi staccati del complesso conventuale della Beata Antonia.
La Natività e La Madonna con Bambino, dell’artista Andrea Deltio e di un suo seguace, torneranno a splendere grazie alla donazione dei ragazzi della scuola media “Don Lorenzo Milani” di Pizzoli-Cagnano, frutto della vendita dei dvd del loro film ‘L’Aquila a.d. 2009’. Consegnata oggi alla Direzione regionale per i Beni e le attività culturali alla presenza della soprintendente per i beni storici e artistici Lucia Arbace, la somma potrebbe contribuire anche al restauro di un dipinto su tela in pessime condizioni dopo il sisma.
{{*ExtraImg_133790_ArtImgCenter_500x375_Foto di Alessia Lombardo}}
«La somma raccolta – ha spiegato Arbace ai numerosi studenti presenti al Movieplex – non è altissima, ma è di alto contributo simbolico. A fare la differenza sono stati l’amore e l’attenzione dedicata al patrimonio artistico. La scuola è stata attenta nell’indicare una via per contribuire alla rinascita del patrimonio danneggiato».
Una scuola protagonista della rinascita, capace di far guardare oltre i propri ragazzi, che diventeranno degli adulti consapevoli, con un progetto didattico ambizioso. «Le scuole – ha spiegato la direttrice dell’istituto comprensivo Anna Maria Tatone – dopo il sisma sono diventate dei luoghi di richiamo della popolazione e sono state considerate un volano per la ripartenza della vita. Pizzoli è stato individuato come un luogo di riferimento per la scuola. Da una piccola grande idea è nato tutto questo, che ha portato a occasioni di scambio e incontro».
Dopo la proiezione di alcuni minuti del film è seguito l’intervento della storica dell’arte e funzionario della Sovrintendenza, Biancamaria Colasacco. «Le opere sono il patrimonio dell’umanità – ha esordito – abbiamo deciso di far restaurare qualcosa che lasciasse il segno alla città. La Natività, datata tra il 1460 e il 1464 è di Andrea Delitio, rappresentante del rinascimento umbratile (movimento secondario ndc), artista di Lecce dei Marsi».
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«L’altro affresco – ha proseguito – è del 1465, probabilmente di un maestro che ha operato con lui. Le due opere, già restaurate in passato, verranno affidate alle stesse persone che hanno effettuato l’intervento precedente durato un anno. Attualmente si trovano in una chiesa in legno e troveremo uno spazio contiguo per restaurarle».
«Ci stiamo impegnando – ha concluso – per far restaurare anche un dipinto su tela in pessime condizioni e speriamo di concretizzare questo sforzo anche grazie alla disponibilità dei restauratori».
Le due opere prima del terremoto erano posizionate nell’area presbiteriale della chiesa del Convento della Beata Antonia.