Sindaco di Sant’Omero: «Solidarietà a Cialente»

9 maggio 2013 | 17:22
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Sindaco di Sant’Omero: «Solidarietà a Cialente»

«Il gesto del sindaco Cialente non è altro che espressione dello stato di esasperazione in cui versano molti Comuni italiani che, negli ultimi tempi, sono stati colpiti da calamità naturali e paralizzati da una burocrazia talmente esasperata da soffocare, giorno dopo giorno, gli enti pubblici» è quanto scrive in una nota il sindaco di Sant’Omero Alberto Pompizi.

«Il ritardo nell’erogazione dei fondi- continua – tra l’altro esigui e sporadici, rende tale stato di cose ancora più insopportabile. Credo che tutti i sindaci dovrebbero riconsegnare le fasce e le bandiere, considerato che ormai sono costretti (laddove quotidianamente presenti nelle sedi comunali) a rimproveri sempre più aspri da parte di migliaia di cittadini, i quali riversano la propria rabbia e frustrazione sugli unici rappresentanti delle istituzioni ancora a contatto diretto e giornaliero con la cittadinanza».

«Ed è difficile dare loro torto. L’alluvione del 3 marzo 2011 – prosegue – ha procurato oltre 130 milioni di euro di danni in tutta la provincia di Teramo. Il Comune di Sant’Omero è stato il più colpito dall’evento, essendo attraversato per l’intera superficie da due fiumi: il Vibrata ed il Salinello. Da due anni sono in attesa di fondi per poter riaprire almeno i 6 ponti danneggiati e le numerose strade interrotte. Danni per oltre 6 milioni sul patrimonio pubblico e per oltre 4 milioni sul patrimonio dei privati».

«Caro sindaco Cialente – conclude – non credo che il Prefetto possa “commissariare” il profondo dissenso che attraversa il paese nei confronti di una simile modalità di gestione delle grandi problematiche (terremoto, alluvioni e grandi nevicate)».