
di Valter Marcone
Tu dormi
Tu dormi dietro quel muro
di sassi e attendi con la civetta
il giorno, il giorno sull’orto
solitario e ombroso
d’un rosso agosto;
ed è rossa anche l’erba
quest’anno come il sole.
Sono venuto nel mese dell’erba
rossa a parlare di te
con te e di me e non so
più dirti
quelle parole che ascoltavo
da bambino.
Sono rimaste sulle labbra
senza voce per affiorare
ora al mondo.
[url”Torna al Network ‘Stanze della Poesia’”]http://ilcapoluogo.globalist.it/blogger/Valter%20Marcone%20-[/url]