L’Aquila «tradita» dall’Imu

12 maggio 2013 | 10:05
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L’Aquila «tradita» dall’Imu

di Antonella Calcagni

L’Aquila «tradita» dall’Imu. La prevista e imminente sospensione dell’imposta sulle case, potrebbe fagocitare le risorse aggiuntive per la ricostruzione aquilana. «Il miliardo era una cosa fatta con il governo Monti – ha ricordato il sindaco Massimo Cialente – Ora invece, con il nuovo esecutivo e la vicenda Imu…boh! Io la vedo brutta». Questo lo stato d’animo del Primo cittadino che mantiene un filo diretto con i sottosegretari Legnini e Catricalà.

La discussione del decreto che sembrava prevista per la giornata di oggi, è stata rinviata a mercoledì prossimo. Il test è dunque solo posticipato di qualche giorno, così come il fitto calendario delle proteste.

La sensazione del sindaco dunque è che L’Aquila sia stata messa da parte dal nuovo governo. «Se non avessi assunto le iniziative del Tricolore e della fascia non avrebbero sbloccato nemmeno i 250 milioni dell’annualità in corso del Cipe, né i 500 del 2014». Ancora: «Vengo trattato solo nella misura in cui faccio il pazzo», ammette. Una follia lucida, dunque quella del sindaco, che da vero “[i]fool[/i]” shakespeariano rilancia sulla protesta: «Se mercoledì non otterremo niente (oltre al decreto è in programma anche la riunione interministeriale per la conversione del decreto Ambiente), convocherò subito un Consiglio comunale straordinario, poi parlerò all’assemblea cittadina, magari occuperemo palazzo Margherita. Tutti insieme si deciderà cosa fare. Potremmo magari tornare a Roma a protestare con le nostre bandiere».