Lavoro, Abruzzo isola felice per i giovani

12 maggio 2013 | 18:12
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Lavoro, Abruzzo isola felice per i giovani

L’Abruzzo, con un incremento dell’1,5%, nel 2012 è la prima regione per variazione positiva degli occupati under 35 e Pescara, con una crescita del 3,5%, è la prima provincia a livello nazionale. La media italiana è -4,4% e l’unica regione a far registrare, con l’Abruzzo, segno positivo è la Campania (+0,2%). E’ quanto emerge da un rapporto del centro studi di Confartigianato Abruzzo.

A livello territoriale, dopo Pescara ci sono l’Aquilano (+2,6%), il Teramano (+1%) e il Chietino (-1,2%), che è unica provincia che presenta un saldo negativo.

In un’ottica di lungo periodo, tra il 2008, anno di picco dell’occupazione nazionale, e il 2012 la flessione media degli occupati under 35 é -13,7%; si tratta della dinamica negativa meno intensa d’Italia dopo la Provincia Autonoma di Bolzano (-4,1%).

La regione, inoltre, si classifica al 16esimo posto della graduatoria nazionale per quanto riguarda i cosiddetti “Neet” (acronimo di ‘[i]Not in education, employment or training[/i]’), ovvero i giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non studiano, i quali sono il 17,6% del totale.

Sono, infine, 61mila, cioé il 23,7% del totale, i giovani tra i 18 e i 34 anni, non sposati, che continuano a vivere con i genitori, nonostante siano occupati.

Il direttore di Confartigianato Abruzzo, Daniele Giangiulli, sebbene i dati sull’occupazione complessivamente siano ancora negativi, parla di «significativi segnali positivi e di ripresa» ed esprime un plauso alla Regione e all’assessore al Lavoro, Paolo Gatti, i quali «tra bandi, progetti e risorse comunitarie, sono stati in grado di invertire la rotta».