Educare al genere: la scuola promuove la differenza

Martedì 14 maggio, nell’aula magna dell’IIS “Leonardo da Vinci” dell’Aquila, si terrà un convegno dal titolo “Educare al genere: la scuola promuove la differenza”. Il convegno è stato proposto dall’Ambito Territoriale III dell’Aquila e organizzato in collaborazione con l’IIS “Leonardo da Vinci” ed il Centro Antiviolenza dell’Associazione La Biblioteca delle donne “Melusine” dell’Aquila.
Interverranno al convegno – oltre alle operatrici del Centro Antiviolenza Melusine – gli assessorati alle Politiche Sociali del Comune e della Provincia dell’Aquila, rappresentanti delle Forze dell’Ordine (Polizia e Carabinieri), del Pronto Soccorso e dell’Associazione “Nella e Roberta”.
Il convegno, rivolto ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado della Provincia dell’Aquila, intende affrontare il tema della violenza di genere ed inserire l’istituzione “scuola” nel Protocollo d’Intesa per il contrasto alla violenza sulle donne. L’intento prioritario è, comunque, quello di restituire alla scuola l’ambito che le è proprio, e cioè quello di luogo propulsore di cultura e di formazione. Nello specifico, s’intende creare una rete tra scuole che, sin dal prossimo anno scolastico, agisca sinergicamente per promuovere una pedagogia che valorizzi la differenza di genere e la complessità, educhi al rispetto e proponga sia una didattica curricolare che progetti extracurricolari volti al contrasto della violenza sulle donne. I docenti si potranno avvalere della professionalità delle operatrici del Centro Antiviolenza “Melusine” dell’Aquila che, a partire dal prossimo anno scolastico, formeranno/aggiorneranno il personale docente e lo affiancheranno nel percorso di ricerca-azione sull’“educazione al genere”.
A partire dal convegno “Educare al genere: la scuola promuove la differenza”, s’intende investire risorse ed energie per la diffusione di una cultura volta alla promozione del rispetto della differenza di genere e sull’opportunità di:
– educare alla non neutralità della conoscenza
– educare al desiderio
– educare alla trasgressione dei modelli dominanti, soprattutto mediatici
– creare uno spazio educativo, fisico e simbolico, di decostruzione e interrogazione degli stereotipi
– revisionare le modalità di trasmissione dei saperi
– imparare a nominare le emozioni
– riflettere su di sé
– prevenire la violenza di genere, attivando modelli culturali declinati al rispetto.