
di Antonella Calcagni
Non solo carriole, nel menù di martedì. Il 16 mattina alle ore 10.30, il Governo nella figura del sottosegretario Antonio Catricalà, riceverà il sindaco Cialente con gli altri otto sindaci rappresentanti delle aree omogenee. A renderlo noto, lo stesso sindaco secondo cui questo primo risultato sarebbe dovuto alla decisione di portare dinanzi a palazzo Chigi i 2000 progetti che dal mese di dicembre aspettano il finanziamento e di alcuni dei 60 aggregati del centro storico che non si possono avviare per mancanza di fondi.
«Consegneremo al Governo, sia di nuovo il cronoprogramma, sia il calcolo esatto dei finanziamenti necessari per continuare nella ricostruzione – spiega Cialente – in un documento dal quale emerge chiaramente che abbiamo già di fatto impegnato, come comune dell’Aquila 965 milioni, somma spettante al comune dell’Aquila degli oltre 2 miliardi della delibera Cipe del dicembre 2012, peraltro scandalosamente non ancora trasferita».
«Nello stesso documento – continua Cialente – dimostriamo, conti al centesimo, che per il 2013 servono solo per i progetti presentati ad oggi altri 800 milioni di euro. L’incontro è particolarmente importante perché dal mio colloquio con il presidente Monti ho potuto comprendere che la richiesta immediata di nuovi fondi per il cratere non era stata assolutamente considerata, né dal premier né dal ministro Grilli, nonostante le pressioni del ministro Barca».
Secondo Cialente, «La mobilitazione deve partire da adesso, poiché è in questi giorni che si discute il documento economico e finanziario. Nei prossimi giorni chiederemo, inoltre, di poter incontrare i segretari dei partiti presenti in parlamento. È una battaglia decisiva che si gioca ora».
Non poteva mancare una replica a Chiodi che «Certamente cerca di mascherare il fallimento della sua esperienza commissariale, soprattutto rispetto ad un altro presidente, Vasco Errani, che mentre Chiodi non cavava un ragno da un buco, riusciva a prendere ben 6 miliardi di euro per la sua Emilia Romagna: differenze di prestigio e capacità».
Per quanto riguarda De Matteis: «Credo possa essere utile un consiglio comunale, per due motivi – conclude Cialente – il primo perché avremo finalmente occasione per fargli capire come stanno le cose, il secondo per avere la gioia di vederlo partecipare almeno per un’ora ad un consiglio comunale».