Lingotto di Torino: al via il Salone internazionale del libro

di Nando Giammarini
Un libro è da sempre un ottimo compagno di viaggio, un’occasione speciale d’incontro, di condivisione e di crescita partendo dalle soggettive esigenze di sapere e da quel sentire che ci accomuna, talvolta inconsapevolmente, a tanta gente. Una grande forza fondata su diverse entità comunicanti fra loro che ben contemplano ed elevano la genuina e legittima voglia di conoscenza e di erudizione.
Sono reali necessità di apprendimento, lucide intelligenze contemporanee volte a comprendere, attraverso l’opera di tanti scrittori ed intellettuali, grandi questioni del nostro vivere quotidiano e le molteplici sfide che ci propone la società contemporanea. Partendo da questo presupposto assume un valore di straordinaria rilevanza il Salone Internazionale del Libro di Torino, una vera e propria festa della cultura che invade la città della fiat, dal 16 al 20 maggio 2013 – è uno spettacolare evento, una delle manifestazioni più importanti a livello internazionale, un vero e proprio festival della lettura, la più grande libreria d’Italia, in quell’opera di archeologia industriale che è il centro espositivo dell’ex stabilimento Fiat del Lingotto.
Sebbene il settore sia cresciuto a dismisura negli ultimi anni- partendo da 100 mila visitatori si è arrivati ai 300mila dello scorso anno, XXV edizione, con 1200 espositori, 1300 convegni dibattiti, 2728 giornalisti con i loro 3000 articoli, fotografi, filosofi, premi Nobel scienziati ed illustri personalità della politica del mondo ecclesiastico e dello spettacolo – anch’esso risente della crisi che attanaglia il paese e vede non ridotti i vari stands ma ridimensionati nelle superfici. Nonostante ciò essa rimane la più grande libreria d’Italia e dell’area culturale del mediterraneo dove gli editori e soprattutto le editorie locali si fanno conoscere, a tutti i livelli, oltre i propri confini territoriali.
Una per tutte la nostra abruzzese con lo stand “Casa Abruzzo“ – uno spazio di 80 mt la cui apertura fu affidata alla rivista “l’Avellano” e all’Associazione Culturale Famiglia Abruzzese Molisana. Fu un vero successo visitato, lo scorso anno, anche da una scrittrice della portata di Dacia Maraini che, nel rispetto e nel dialogo tra culture ed idee, parlò della nostra presenza con queste parole: «L’Abruzzo ha una grande tradizione di scrittori, mi viene in mente una per tutti Laudomia Bonanni, una grande scrittrice che l’Abruzzo ha dimenticato e che deve avere la forza di ritrovare. Questo passaggio lo si fa soltanto aumentando l’interesse e l’attenzione ai prodotti culturali».
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Altro splendido risultato lo spazio [i]Bookstock Village[/i] un’area di programmazione sostenuto dalla Compagnia di S. Paolo e rivolta ai bambini da 0 a 20 anni il cui fine è quello di educare i giovani alla lettura coinvolgendoli nella progettazione e nella gestione dello spazio. Esso, ospitato nel padiglione 5 del Lingotto Fiere, contempla: un’Arena da 300 posti, cuore dei grandi appuntamenti; uno spazio “Book” da 90 posti; otto spazi laboratori per incontri e attività con autori, illustratori, artisti, per il pubblico delle scuole e delle famiglie; uno spazio dedicato alla redazione del BookBlog; il giornale dei giovani del Salone del Libro ed una libreria ragazzi.
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Anche quest’anno l’Abruzzo farà la sua parte da protagonista con 47 case editrici della nostra terra presenti al salone e la celebrazione della figura del nostro vate pescarese, Gabriele D’Annunzio, a 150 anni dalla sua nascita. Altre splendide opere presenti al salone del libro di Torino “I Gigli Della Memoria” di Patrizia Tocci una narrazione collettiva edito dalla casa editrice Tabula Fati, Solfanelli di Chieti e “Ju Calenne” – in dialetto albero, un antico e suggestivo rito che si ripete ogni anno nella notte tra il 30 aprile ed il primo maggio e sta a simboleggiare l’augurio di fertilità per i nuovi raccolti – di Vincenzo Gianforte edito dalle edizioni One Group.