Ricostruzione, Cialente: «Per il 2013 servono 1,4 miliardi»

«Per quest’anno servono 1,4 miliardi per realizzare la ricostruzione privata, cifra di cui il 63% sarà destinata al cratere e il restante all’Aquila»: lo ha ribadito il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente nel corso di un’audizione congiunta delle Commissioni Ambiente e Lavori Pubblici del Senato, nell’ambito dell’esame del decreto 43/2013 sulle ‘Emergenze’, per il quale ieri è iniziato l’iter di conversione in legge.
«Oltre a questa cifra – ha detto Cialente – serve anche il rinnovo di tutte quelle norme che erano in vigore con la fase di emergenza – al momento interrotta – allo stesso modo di quanto fatto per il sisma dell’Emilia Romagna». Tutto ciò «ha influito negativamente, ad esempio, sulla raccolta e la gestione delle macerie, processo per il quale in questa prima parte del 2013 non si è fatto niente per circa 4 mesi e mezzo».
Inoltre, per i prossimi 5 anni, ha spiegato ancora il primo cittadino abruzzese, «servono 8 miliardi di euro, vale a dire 1,6 miliardi l’anno, che si possono ottenere con un mutuo che lo Stato può sottoscrivere con la Cassa depositi e prestiti, allo stesso modo – anche in questo caso – di quanto fatto per l’Emilia Romagna, che ha avuto 6 miliardi».
Nel corso dell’audizione Cialente ha sottolineato i bassi costi della ricostruzione del dopo terremoto abruzzese, «che al momento sono i più bassi al metro quadro in Italia, grazie anche ai risparmi che noi amministratori siamo stati in grado di fare».
Sul ritardo della ricostruzione, ha infine osservato, «continuano a pesare i dissidi scoppiati a novembre 2009 tra il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e l’allora capo del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso».