Sanitopoli: sponsorizzazioni del moto Gp

15 maggio 2013 | 19:30
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Sanitopoli: sponsorizzazioni del moto Gp

E’ il giorno dei testimoni chiamati dagli avvocati dell’ex manager della Asl di Chieti Luigi Conga, nell’aula 1 dove va in scena il processo sanità. L’udienza, di fronte al presidente del collegio Carmelo De Santis, è iniziata alle 9.30 e la mattinata è stata dedicata ai testimoni chiamati a difesa dell’ex legale rappresentante della Humangest Gianluca Zelli e anche ex dirigente di Villa Pini.

Due le sponsorizzazioni d’oro al centro della disquisizione: una di nove e l’altra di tredici milioni di euro.

Nel primo pomeriggio, invece, l’udienza è stata incentrata dall’avvocato Cristiana Valentini, legale di Conga, ex manager della asl di Chieti, sull’interrogatorio dei 20 testimoni inseriti nella sua lista.

Le prime a salire sul banco dei testimoni sono state l’ex moglie e l’ex suocera di Luigi Conga. Le due donne hanno riferito di un episodio in cui l’ex titolare di Villa Pini Vincenzo Angelini avrebbe minacciato Conga. Tra le testimonianze di oggi anche quella dell’ex autista e della nipote di Conga. L’uomo ha sostenuto di non aver mai accompagnato l’ex manager da Angelini. La donna ha invece parlato della Porsche Cayenne.

Conga, sempre presente al processo sanità, è accusato di aver preso circa 6 milioni di presunte tangenti dall’ex titolare di Villa Pini Vincenzo Maria Angelini, anche lui imputato nel processo.

Il giorno dell’arresto il 14 luglio 2008 – quello che decapitò la giunta dell’ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco – nella Porsche Cayenne dell’ex manager della Asl di Chieti vennero trovati 113 mila euro in una valigetta. Conga, soprattutto durante il suo esame del 14 febbraio, si difese dicendo che quei soldi erano suoi, li aveva presi dalla cassaforte di Chieti per portarli a Pescara perché, come raccontò in aula, «mi servivano per ricoverarmi in una clinica negli Stati Uniti».

Nella giornata di oggi c’è stata anche la testimonianza dell’ex presidente della Regione Giovanni Pace. L’ex governatore si è avvalso della facoltà di non rispondere in quanto la procura ha fatto ricorso in appello contro la sua assoluzione da parte del gup del Tribunale di Pescara.

Il processo sanità, in cui gli imputati sono 25, procede a ritmi serrati con quasi due udienze a settimana per arrivare, secondo il calendario, alla sentenza che il presidente del collegio giudicante ha fissato tra il 15 e il 19 luglio.