Il Dna visto dai giovani, premiato studente della Dante

17 maggio 2013 | 16:12
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Il Dna visto dai giovani, premiato studente della Dante

La molecola del Dna diventa una colorata scala con curiosi animaletti dalle espressione simpatiche che le gravitano intorno. Il tutto in una sorta di immaginifica visione al microscopio che descrive chiaramente quanto l’invisibile delle biotecnologie diventi realtà tangibile nella nostra vita di ogni giorno, sotto forma di farmaci che ci aiutano a combattere le malattie. Così ha coniugato scienza e fantasia Andrea Visioni, studente della scuola media Dante Alighieri dell’Aquila, vincitore del progetto “GENIale: disegnare il futuro con la biotecnologia” promosso da Dompé – una delle principali aziende biofarmaceutiche in Italia che proprio nel capoluogo abruzzese ha il suo principale polo produttivo e di ricerca – e patrocinato dal Comunee e dall’Università dell’Aquila.

Al giovane studente, il cui disegno ha superato la concorrenza di oltre 200 elaborati, andrà in premio un iPad, mentre per la scuola è prevista una fornitura di volumi per la biblioteca.

L’atto conclusivo di questa edizione del Progetto GENIale si tiene oggi a L’Aquila proprio all’interno del polo industriale Dompé, con la prima giornata di visite guidate destinate agli oltre 600 studenti che hanno partecipato all’iniziativa. I ragazzi potranno recarsi nel centro ricerche per “toccare con mano” quanto hanno provato a rappresentare con i loro disegni.

All’interno del polo aquilano, in una sorta di viaggio nel mondo del [i]biotech[/i], gli studenti avranno così la possibilità di vedere come nasce lo sviluppo di un nuovo farmaco biotecnologico. Si partirà dai primi esperimenti sul Dna, che portano a realizzare una fondamentale banca di cellule, fino a selezionare un microrganismo che sarà la “sede” biologica della formazione del prodotto finale. Lo stesso microrganismo sarà poi la vera e propria “fabbrica” della proteina che serve per realizzare il farmaco, attraverso specifici processi di purificazione, analisi approfondite e della conseguente produzione, tutti realizzati all’interno del polo Dompé.

«Un progetto di grande valore formativo, a cui il Comune dell’Aquila è orgoglioso di aver dato il proprio contributo – commenta la senatrice Stefania Pezzopane, assessore alle Politiche culturali del Comune dell’Aquila – La straordinaria partecipazione dei ragazzi, che si sono cimentati con una materia complessa come le biotecnologie e la risposta dei loro dirigenti scolastici testimonia che il tema merita tutta l’attenzione necessaria. Dagli elaborati emerge un discreto livello di conoscenza della materia, ma traspare, insieme a qualche timore, anche una grande fiducia nella scienza, capace di migliorare la qualità della vita. Sono sicura che i nostri ragazzi usciranno rafforzati da questa esperienza formativa. D’altronde investire sulla formazione dei più giovani è una scommessa su cui punta anche il Comune. Per questo abbiamo sostenuto con entusiasmo il progetto GENIale, che si coniuga pienamente con il più ampio impegno del Comune a sostenere la formazione e lo sviluppo delle eccellenze locali in cui risiedono le basi per una rapida ripresa e una solida crescita».

L’Università dell’Aquila, ampiamente riconosciuta nel panorama italiano per gli alti standard qualitativi sulla formazione scientifica, è stata un partner fondamentale per la buona riuscita del progetto GENIale, anche attraverso il coinvolgimento di due giovani ricercatori, Roberta Gentile e Lorenzo Di Pietro, che hanno partecipato attivamente curando le “lezioni” all’interno delle scuole. «Le biotecnologie rappresentano il presente ma soprattutto il futuro della scienza, oltre ad essere una delle leve strategiche per il nostro territorio e più in generale per il Paese – commenta Rodolfo Ippoliti, professore di Biologia Molecolare, Dipartimento MeSVA – La speranza è che dalle prossime generazioni vengano spunti sempre nuovi in questo settore, vero incubatore di innovazione nella medicina moderna e che sicuramente offrirà opportunità di cura sempre crescenti, nel prossimo futuro».

«L’Aquila è da sempre nel Dna di Dompé e proprio in questa città è partito il progetto GENIale, che ha coinvolto più di 600 ragazzi – spiega Nathalie Dompé, responsabile della [i]Corporate Social Responsibility[/i] del gruppo – Il successo dell’iniziativa sta nella grande partecipazione dei ragazzi e dei loro docenti, che ha portato alla realizzazione di centinaia di elaborati di altissimo livello qualitativo e scientifico. Il nostro impegno è quello di riuscire a spiegare in modo formativo, ma informale, una materia come la biotecnologia che è spesso percepita come complessa. Puntiamo dunque sulle nuove generazioni perché i giovani sono il motore della conoscenza e siamo certi, attraverso iniziative di questo tipo, di poter favorire la diffusione della scienza e la presa di coscienza dell’importanza che le biotecnologie rivestono per la nostra salute e per il nostro futuro».

Per comprendere come questo sia vero, bastano poche, semplici cifre: oggi, i prodotti [i]biotech[/i] costituiscono a livello mondiale il 20% dei nuovi farmaci autorizzati, oltre che il 50% dei farmaci in via di sviluppo.

Ad accompagnare gli studenti ci saranno gli stessi ricercatori del centro Dompé, inserito in un polo produttivo che occupa un’area di oltre 30 mila mq, riconosciuto come centro di eccellenza a livello internazionale, che occupa circa 250 dipendenti, di cui 70 in Ricerca&Sviluppo.