Pescara shock, bandiera ‘insanguinata’ e piccone

17 maggio 2013 | 13:29
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Pescara shock, bandiera ‘insanguinata’ e piccone

Blitz di Forza Nuova contro l’immigrazione e il ministro Kyenge, nella notte a Pescara: i militanti del movimento di estrema destra hanno posizionato un tricolore ‘insanguinato’ con sopra un piccone e con accanto la scritta “[i]l’immigrazione uccide, no ius soli, Kyenge dimettiti[/i]”, di fronte alla sede regionale del Partito Democratico.

L’iniziativa, che fa seguito alla campagna choc contro l’immigrazione avviata nei giorni scorsi in tutta Italia, rientra nell’ambito di una mobilitazione nazionale, con azioni analoghe in diverse città.

Il materiale è stato rimosso dalla Digos di Pescara, subito allertata dai funzionari del Pd che, stamani, arrivando in sede, hanno trovato il tricolore macchiato con della vernice rosse come a voler rappresentare il sangue e i volantini.

La Questura, trattandosi di una mobilitazione nazionale, ha segnalato il tutto a Roma, anche se, a quanto appreso, non si ravviserebbero elementi di reato.

«Qui in Abruzzo – commenta il segretario regionale di Forza Nuova, Marco Forconi – per il momento la situazione è sotto controllo, ma nella parte Nord della regione la presenza degli stranieri si fa sentire e c’é una situazione al limite dell’esplosione etnica».

«Noi facciamo azioni simboliche, come quella di oggi – aggiunge Forconi – anche per canalizzare la rabbia e per far sì che non esploda in maniera più violenta con azioni individuali. La percezione che ho è che, purtroppo, soprattutto nella zona di Pescara ci sia molta gente che, oltre ad aderire a Forza Nuova, nutre una rabbia enorme, in modo particolare anziani e giovani, e si fa fatica ad andare in piazza, perché temo che si possano verificare episodi violenti».