Ricostruzione, appello alla mobilitazione

17 maggio 2013 | 17:24
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Ricostruzione, appello alla mobilitazione

Il caso L’Aquila non è stato discusso neanche fra le varie ed eventuali dell’ordine del giorno del Consiglio dei ministri che si è riunito ieri mattina alle 11. L’amara conferma è giunta dal sindaco Massimo Cialente.

«Non siamo nel decreto, i soldi non li hanno trovati. Ora abbiamo solo un colpo da sparare: la conversione in legge del decreto Emergenze ambientali. Se si perde questo treno, spero che i cittadini capiranno che è arrivato il tempo di mobilitarsi. Io invece mi confronterò e poi scioglierò il consiglio. É stridente che nel momento in cui per L’Aquila non si trovano 85 milioni per la rata del mutuo conla Cassa depositi e prestiti pari ad un miliardo, Vasco Errani invece annuncia l’arrivo di fondi ulteriori per la ricostruzione dell’Emilia».

Poi una bacchettata ai cittadini che guardano il loro orticello: «Chiedo agli aquilani di cominciare una grande mobilitazione. Se non dovessero arrivare questi soldi non dovremmo più votare». Per il sindaco L’Aquila è stata tradita dall’Imu: «Appena un mese fa il sottosegretario Catricalà ci disse che il miliardo c’era – continua Cialente – Io credo che chi se lo può permettere dovrebbe pagare l’Imu. La sospensione è solo una operazione di facciata».

Il tricolore ora passa in secondo piano, Il sindaco comunque ha intenzione di lasciarlo dov’è anche se «De Matteis – dice – sta mortificando il consiglio comunale». Repliche a De Matteis e Ricciuti sono giunte anche sulla legge regionale stralcio per la ricostruzione. «Io non digerisco le bugie che producono pinocchiate – ha tuonato l’assessore Pietro Di Stefano – Ieri il consigliere Ricciuti ha tenuto una conferenza stampa in cui si è praticamente autodenunciato, sottolineando quanto la Regione non ha fatto fino a oggi. Ricciuti in qualità presidente di commissione e De Matteis in qualità di vice presidente avrebbero potuto fare e non hanno fatto. Hanno avuto perfino la sfacciataggine di mettere sul tavolo la legge dell’Emilia».

Di Stefano ha rivelato di aver presentato un pacchetto di emendamenti alla finanziaria, ma ne furono accettati solo due in relazione alla pubblicazione gratuita e accelerazione dei provvedimenti sulla ricostruzione». L’assessore ha ricordato di aver inviato a Ricciuti emendamenti il 18 luglio 2012. «Io non ho detto mai nulla – continua l’assessore – É una somma di bugie che avvelena la quotidianità. Stop alla campagna elettorale sul terremoto».

Rincara la dose il sindaco Massimo Cialente: «Ricciuti dovrebbe capire che per emendare un testo bisogna conoscerlo – Che ci dicano qual è la legge per L’aquila che è stata presentata. Chiediamo che oggi ci facciano vedere il testo». Ma va oltre Cialente: «Noi stiamo pensando di scriverla e presentarla con una iniziativa popolare. Pensiamo che in Regione non siano capaci di fare una legge». Accolto freddamente anche il testo proposto da D’Amico e di Pangrazio.

Intanto il presidente del consiglio comunale, Carlo Benedetti sollecita la riapertura del palazzo di giustizia. «É possibile aprire il primo lotto – spiega – dotando di una centralina per gli impianti elettrico e termoidraulico, in modo da consentire, già dal mese di agosto di quest’anno, il rientro degli uffici giudiziari». La richiesta è stata fatta per lettera al Provveditore interregionale ai lavori pubblici.