
di Antonella Calcagni
Il pacchetto di emendamenti del Pd alla conversione del decreto Emergenze è “servito”; da martedì al via la battaglia in commissione Ambiente, seguirà il passaggio in Senato dove il testo dovrebbe arrivare blindato, ultimo atto alla Camera, e il gioco è fatto.
La senatrice Stefania Pezzopane ha cominciato da subito a lavorare al piano “B” per ottenere il miliardo e 400milioni necessari alle esigenze del cratere sismico. Non confidava abbastanza nel fatto che la somma potesse essere infilata nel decretone. E ha avuto ragione. Nel pacchetto non c’è solo il miliardo che diventerà cash grazie all’accensione da parte dello Stato di un mutuo di 25 anni con una rata da 80 milioni l’anno. Per il 2013 la Pezzopane è riuscita a dare copertura alla rata tagliando auto blu e altri capitoli di spesa, ma non sarà altrettanto facile trovare una copertura per 25 anni, come ammette il sottosegretario Legnini.
Questo emendamento, comunque il più importante, è stato ammesso alla discussione (e già è un buon inizio) e porta, fra le sedici firme, quelle dei due capigruppo, segno che il governo c’è.
La senatrice avrebbe trovato anche la sponda dei parlamentari emiliani, visto che il decreto porta misure anche per l’Emilia. Immagina inoltre di avere dalla sua anche i colleghi del Pdl.
Si chiede invece come voterà l’Udc che tradotto significa: De Matteis riuscirà a guardare oltre le bandiere?
«Facciamo squadra – chiede la Pezzopane – uniamoci anche in occasione della discussione in commissione prevista per martedì; un appello implicito alla mobilitazione. Insieme alla senatrice erano presenti il capogruppo in Consiglio comunale Maurizio Capri, il consigliere provinciale Fabrizio D’Alessandro e il segretario comunale Stefano Albano.
«Vedremo se altri partiti presenteranno altri emendamenti, se sì potremmo addirittura unirli e presentarli integrati, in una battaglia comune per L’Aquila». Tra gli altrie emendamenti è presente anche la «deroga al patto di stabilità interno per i Comuni colpiti dal sisma del 6 aprile 2009», con il quale si chiedono maggiori spazi finanziari per i Comuni colpiti dal sisma «al fine di agevolare la ripresa delle attività e consentire l’attuazione dei piani per la ricostruzione per il ripristino dei danni causati dal sisma». Figura inoltre il provvedimento su energia elettrica e gas «finalizzato a prorogare le agevolazioni tariffarie a favore delle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma per tutto l’anno 2012, estendendo la copertura prevista nel suddetto provvedimento all’ulteriore periodo di agevolazione tariffaria». C’è infine un provvedimento salva precari che proroga i contratti dei lavoratori a termine degli enti locali.