
di Antonella Calcagni
Il sindaco Massimo Cialente difende l’operato della giunta sui tempi dell’approvazione del bilancio di previsione la cui mancata adozione, avvenuta solo venerdì scorso in giunta e non ancora in consiglio, ha impedito l’immediato stanziamento per i Sal e i ‘buoni’ contributo dei 250 milioni, prima tranche della delibera Cipe.
«Il conto di previsione non poteva essere licenziato prima di quella data dalla giunta – spiega Cialente – ci sono 7 milioni in meno, per cui abbiamo dovuto fare i salti mortali per non tagliare i servizi. Solo domani arriveranno i 30 milioni dello Stato relativi al bilancio di due anni fa». Il sindaco ritiene che sia sufficiente la sola trasmissione della delibera da parte della giunta per poter stanziare le somme.
«Abbiamo deciso di fare in questo modo, del resto la città ha la priorità». Dalla parte della giunta e del sindaco anche il presidente della prima commissione, Bilancio, Giustino Masciocco. «Gli uffici non avrebbero potuto lavorare prima al bilancio di previsione visto che fino a venti giorni fa erano impegnati sul conto consuntivo – spiega –. Tecnicamente è tutto a posto. Anche i Revisori dei Conti si sono espressi favorevolmente sulla decisione di lasciar spendere i 250 milioni prima che il consiglio approvi il bilancio.
I capitoli di uscita ci sono, dunque è possibile fare l’operazione. Circa l’impegno, noi avremmo comunque potuto impegnare già i 5 dodicesimi delle somme».
Nessuna forzatura dunque per la maggioranza, anche se per Angelo Mancini (IdV-L’Aquila Oggi) le somme, per essere stanziate, devono obbligatoriamente transitare per un bilancio perfettamente operativo e quindi approvato non solo dalla giunta, ma anche dal consiglio comunale.