
«Se non si risolve la questione dei soldi dovremo andare via, i cittadini già se ne stanno andando. Del resto che ci stiamo a fare in una città senza speranza? Allora meglio che arrivi il commissario a vedere che nella nuova Pompei non ci sono calchi di gesso, ma i fantasmi».
É amareggiato il sindaco Cialente in attesa dell’arrivo dei parlamentari di Sel. Solo una buona notizia: la presidente della Camera Laura Boldrini sabato scorso gli ha annunciato la sua visita per telefono, anche se la data non è stata ancora fissata: «Tra una decina di giorni azzarda Cialente».
Una doppia valenza forse quella della visita della Boldrini come presidente della Camera e come esponente Sel, che avrà modo di tradurre in pratica la solidarietà mostrata in occasione della partecipazione alla fiaccolata del 6 aprile scorso.
Solidarietà e cooperazione che è stata ribadita ieri in occasione della visita del gruppo parlamentare di Sel, fra cui Gennaro Migliore, presidente dei deputati di Sinistra e Libertà e la senatrice Loredana De Petris. Quest’ultima ha annunciato di aver presentato un pacchetto di emendamenti pro L’Aquila per la conversione del decreto “Emergenze ambientali” fra cui spicca il famigerato miliardo e altre norme tese alla semplificazione della ricostruzione anche nel cratere.
Prima di approdare nella sala consiliare del Comune dell’Aquila, la delegazione si è recata nella mattinata a Fossa per recepire le istanze dei sindaci del cratere sismico. Nel primo pomeriggio i parlamentari si sono recati in tour nel centro storico del capoluogo.
«Questa visita è un segnale importantissimo – ha commentato il sindaco Massimo Cialente – Abbiamo una settimana difficilissima visto che domani comincerà la discussione in commissione degli emendamenti. Nei prossimi 15 giorni si giocherà il destino della nostra città.
«Fin dal giorno dopo il sisma – ha esordito Migliore – abbiamo chiesto che L’Aquila fosse una priorità nazionale. Invece si è fatto poco». Migliore ha benedetto la protesta messa in atto dal sindaco «era necessaria per riattivare l’attenzione. Finora la cattiva politica ha impedito che L’Aquila, oggetto di un abbandono silenzioso, possa diventare una questione nazionale».
La De Petris ha ribadito la massima disponibilità a lavorare con il Pd e con tutte le forze politiche che lo vorranno per arrivare ad un testo unico degli emendamenti. Ad accogliere i parlamentari nella sala consiliare oltre, ai vertici di Sel, c’erano a sorpresa anche i consiglieri di opposizione Emanuele Imprudente e Ettore Di Cesare.
«Ricostruire la città dell’Aquila per la riaffermazione del bene comune», ha sottolineato quest’ultimo. Nel suo lungo intervento partito dagli albori del post sisma, il sindaco Cialente ha smentito la “favola” dei 10 miliardi spesi finora per la ricostruzione. «Noi ne abbiamo utilizzati solo 4 – ha detto – il resto l’ha speso la Protezione civile». L’assessore Pietro di Stefano, infine, ribadendo la necessità della cassa depositi e prestiti, ha parlato di stalking politico fatto ai danni dell’Aquila.