
«L’assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra, chiedendo il rinvio della discussione sulla risoluzione da me presentata sulla società Sistema spa si è assunto un impegno preciso: la prossima settimana, dopo l’approvazione del bilancio della società, chiederà le dimissioni del consiglio di amministrazione e nel caso non dovessero arrivare, procederà alla riposizione dell’organismo». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Camillo D’Alessandro.
«Alcuni mesi fa – spiega D’Alessandro – denunciai il rischio di implosione di Sistema, società controllata da Arpa al 60 per cento e il resto da vettori privati. Questo perché presentava una situazione finanziaria non più sostenibile, con perdite che io stesso avevo stimato in mille euro al giorno. Una situazione dovuta in particolare alle spropositate assunzioni dell’ultimo periodo da un lato, e da una gestione tale per cui gli stessi soci privati non usufruivano dei servizi della società di cui facevano parte, come biglietteria e pulizia».
«Alla luce di questa situazione – spiega D’Alessandro – il Cda dell’Arpa ha deciso di cedere le quote di Sistema, con il rischio di una vendita a terzi senza garanzia per i lavoratori. Insomma, prima hanno creato un carrozzone e poi lo vorrebbero vendere: a pagare, dunque, sarebbero i lavoratori. Inoltre, si sostiene che la società, a detta di Arpa, rientrerebbe tra quelle che vanno cedute o messe in liquidazione perché ‘in house’. Ci sono però opinioni diverse, a partire da una lettura attenta di un parere della Corte dei Conti».
«Con la risoluzione presentata oggi – conclude il capogruppo del Pd – abbiamo chiesto la sospensione del bando per la cessione di Sistema, al fine di verificare ipotesi alternative soprattutto a garanzia dei lavoratori. E chiedevamo soprattutto la rimozione del Cda che ha portato a questa situazione. L’assessore Morra, nell’intervenire nel merito, si è detto d’accordo, ma ha chiesto una sospensione per verificare la questione in commissione Vigilanza, nella seduta già convocata dal presidente Milano per avere delucidazioni sulla vicenda».