
[i]Signore, ho saputo che il Sindaco dell’Aquila, non sapendo più a quale Santo votarsi, vorrebbe clonare anche Celestino V. Infatti, dopo le “carriolate” e la riconsegna del “pannolone” al Presidente della Repubblica, vorrebbe tornare a Roma, umilmente, “col capo cosparso di cenere e la corda al collo” a cavallo dell’asino bianco di Celestino. L’asino, però, si rifiuta e Celestino si è irritato per l’ennesimo scopiazzamento.
Oggi, l’ultimo tentativo di clonazione: il Sindaco si è ritirato nell’eremo di Collemaggio dopo le mortificanti bocciature degli emendamenti “salva L’Aquila”, immerso in una seria riflessione senza fine.
Signore, fate in modo, per favore, di salvare l’integrità morale e la credibilità di Celestino dal contagio dell’evanescenza del primo cittadino, allontanandolo decisamente da Collemaggio. Potremmo perdere anche i benefici della Porta Santa. Poi, richiamatemi pure accanto a Voi, prima di essere colpita dalla diaspora comunale.[/i]
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