Amministrative: in Abruzzo 28 Comuni al voto

Sono 28 i Comuni abruzzesi che andranno al voto domenica 26 e lunedì 27 maggio. Il più grande è Sulmona (L’Aquila), la famosa città ovidiana dei confetti, che conta più di 24 mila abitanti. Sarà questo l’unico centro in cui potrebbe essere necessario il ballottaggio, previsto per il 9 e 10 giugno, se nessuno dei candidati raccoglierà il 50% più uno dei consensi.
Il Comune più piccola è Fallo, in provincia di Chieti, con i suoi 146 residenti. Non mancano, tuttavia, centro di una certa importanza come Aba Adriatica (Teramo) e Cepagatti (Pescara) con più di 10 mila abitanti.
Anche in Abruzzo il test elettorale sarà interessante per verificare la tenuta del Movimento 5 Stelle.
La presidente della Commissione regionale Pari opportunità Gemma Andreini ricorda che tra i Comuni abruzzesi al centro della tornata elettorale di domenica e lunedì 9 superano i 5mila abitanti e saranno il banco di prova della legge che disciplina la doppia presenza di genere.
«In pochi forse sanno – spiega – che gli elettori e le elettrici di Alba Adriatica, Atri, Cepagatti, Pianella, Loreto Aprutino, Notaresco, Carsoli e Civitella del Tronto, in questa tornata elettorale, per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, avranno la possibilità di apporre sulla scheda elettorale non uno ma due cognomi di candidati della stessa lista, purché siano un uomo e una donna».
Secondo Gemma Andreini si tratta di «una vera e propria conquista, che mira a promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nelle amministrazioni locali, modificando in primo luogo la normativa per l’elezione dei consigli comunali».
«Per i Comuni con popolazione superiore a 5 mila abitanti, la legge, riprendendo un modello già sperimentato nel 2009 dalla legge elettorale regionale della Campania – argomenta la presidente della commissione Pari opportunità – prevede una duplice misura: la cosiddetta quota di lista, secondo la quale nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore a due terzi, e per adesso nei Comuni sopra i 15 mila abitanti il mancato rispetto di questa quota può determinare la decadenza della lista stessa. Contestualmente c’è l’introduzione della doppia preferenza di genere, che consente all’elettore di esprimere due preferenze, anziché una, purché riguardanti candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza».
La stessa normativa prevede disposizioni per la formazione delle giunte comunali e provinciali, dove donne e uomini devono essere presenti nel rispetto delle pari opportunità. Nella legge sulla [i]par condicio[/i], viene infine sancito il principio secondo cui i mezzi di informazione, nell’ambito delle trasmissioni per la comunicazione politica, sono tenuti al rispetto dei principi di pari opportunità tra donne e uomini sanciti dalla Costituzione. Ma le novità mirate a favorire la parità di genere riguardano anche il finanziamento di partiti: con l’introduzione della legge 96 del 2012, che prevede per le elezioni politiche, europee e regionali, la decurtazione del 5 per cento dei contributi per i partiti che presentano un numero di candidati del medesimo sesso superiore ai due terzi del totale.
«Si tratta – continuano la Andreini – di un grande passo verso una democrazia paritaria che si scontra ancora contro le resistenze verso l’introduzione di questo strumento utile a sostenerla, un vero e proprio passo avanti rispetto alla sola previsione di quote obbligatorie nella composizione in lista, che rischiano di conferire alle donne un ruolo riempitivo. Tutte noi componenti della commissione, che si è insediata da poco più di una settimana, crediamo sia in atto una trasformazione culturale e che l’appuntamento di domenica e lunedì prossimi possano rafforzarla e darle nuova linfa vitale».
Per divulgare quanto più possibile questa importante conquista, nella prima seduta operativa di lunedì scorso la Commissione regionale ha deciso di inviare una lettera ai prefetti abruzzesi e ai sindaci dei 28 Comuni chiamati alla urne domenica e lunedì, per evidenziare sui siti web, e nell’ambito di tutte le attività di comunicazione, le previsioni della nuova legge.